Swimfan- La piscina
della paura (Swinfan)
di John Polson con Jesse Bradford, Erika Christensen, Shiri Appleby - USA – 2002
– Durata
Ben Cronin (Jesse Bradford) giovane
nuotatore dalle belle speranze del college ama Amy (Shiri Appleby) una ragazzina
dolce ed affettuosa. Ben è su di giri perché nella piccola cittadina di
Westchester giungeranno per esaminarlo ed offrirgli un’allettante borsa di
studio gli osservatori dell'università di Stanford, Madison (Erika Christensen)
una ragazza fin troppo sveglia e volitiva lo strega con il proprio fascino e
Ben, impigliato nella sua rete seduttiva, si concede una fugace avventura che si
trasforma, ben presto in un incubo. Madison non si da pace per non aver fatto
centro nel suo cuore ed inizia a ronzargli pericolosamente intorno. In più
occasioni Ben cerca di ricondurla alla ragione ma lei non può tollerare di
vivere lontano da lui ed affina, giorno dopo giorno, la sua implacabile
vendetta. Nel finale grazie
all’aiuto di Christopher (James Debello) il fratello ritardato di Madison, Ben
riesce a salvare la vita di Amy, caduta nelle grinfie della sua persecutrice.
Thriller girato troppo in punta di piedi
che fa sfacciatamente il verso al più noto
Attrazione fatale e strizza l’occhio
un pubblico di teen-ager. Polson cerca di rendere più ruvida la storia inserendo
un misterioso incidente accorso all’ex fidanzato di Madison, ridotto a vivere in
uno stato vegetativo, e regalando a Ben un passato di spacciatore ed un paio di
anni trascorsi in un riformatorio. Nonostante gli sforzi la confezione resta
patinata e la trama troppo prevedibile e scontata. Madison è descritta come
un’adolescente instabile, fragile ed indifesa che, dietro la rigida corazza
caratteriale, appare incapace di tollerare distacchi ed abbandoni. Per
raggiungere il proprio scopo, travolge ogni ostacolo che incontra sulla propria
strada e, dopo aver eliminato Josh, uno degli amici di Ben, investe Amy e
successivamente tenta di ucciderla, affogandola in piscina. Il regista la
descrive come una ragazza sola, priva d’affetti e senza un nucleo familiare che
la sorregge ma nonostante provi a metterla sotto una luce sinistra non le dona
lo sguardo luciferino e quel pizzico di cattiveria necessaria per trasformarla
in una creatura maledetta. Ottima la fotografia di Gilles Nuttgens.