Lo squartatore di Los Angeles (The Toolbox Murders)

di  Dennis Donnelly con Cameron Mitchell, Pamelyn Ferdin, Wesley Eure, Nicholas Beauvy – USA -1982 – Durata 90’

 

Un uomo con in testa un passamontagna ed una borsa da attrezzi da lavoro, uccide una donna con un trapano elettrico, la successiva con un martello, la terza con un giravite ed un’altra con una pistola sparachiodi. Quando Laurie Ballare (Pamelyn Ferdin) è rapita e scompare nel nulla, suo fratello Joy (Nicholas Beauvy) con l’aiuto del suo amico Kent.(Wesley Eure) si trasforma in detective e smaschera il serial killer che altri non è che il signor Kinsley (Cameron Mitchel) proprietario del complesso residenziale, teatro degli efferati delitti. Ma Kent è un ragazzo disturbato e dopo aver eliminato il sanguinario assassino, uccide Joy e violenta Laurie che, in un finale convulso e ricco di colpi di scena, lo ammazza.

Film che colpisce più per l’efferatezza dei delitti che per lo sviluppo dell’intera vicenda. Il regista prova a nobilitare la pellicola, donando al serial killer le motivazioni che lo avevano spinto ad uccidere le sue vittime:

“Io credo che sia Dio che lo vuole perché il mondo non li rovini. Ho provato a tenerla sulla retta via, sulla via del bene, ma oggi, in questo mondo credo che sia impossibile. Lo sai, è un mondo cattivo, popolato di belve, di bestie feroci che si odiano. Se si riuscisse ad eliminare tutto il male, resterebbe soltanto il bene. La vita potrebbe essere così semplice, la vita è bella ma noi la roviniamo. Tutti. Prendi quella donna; una povera donna malata, la signora Andrews, alcolizzata, oscena, sporca ma cos’ sporca. Per grazie di Dio, nutro molta compassione; ho fatto una cosa veloce, la più veloce possibile perché non voglio procurare sofferenze. E quell’altra, quella che abitava nell’appartamento sotto il tuo, la guardavo senza che se ne accorgesse; era bestiale, avrei voluto andarmene ma non potevo farlo. Lei faceva cose  terribili, gravi, sul proprio corpo, cose sporche, innaturali. Nessuno aveva insegnato loro cosa era il giusto. Ormai erano troppo corrotte per imparare. La Bibbia dice: “Se una parte di te va in cancrena; tagliala. Io ho tagliato la cancrena, per impedire il diffondersi del male.” Nei titoli di coda scopriamo che gli avvenimenti narrati nel film sono avvenuti realmente nel1967 e che Laurie Ballard è stata ricoverata in una clinica per malattie mentali fino al 1970.

 

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