Saimir di Francesco Munzi – 2005

 

“Saimir”, opera prima di Francesco Munzi narra di un ragazzo albanese, il sedicenne Saimir (Mishel Monuku) che sbarca il lunario aiutando il padre Edmond (Xhevedet Feri) a trasportare immigrati clandestini dalla costa adriatica a quella tirrenica. Saimir è un ragazzo silenzioso ed ha imparato a non fare domande al padre, un uomo duro che è entrato in un giro losco ed illegale (forse) più grande di lui. E mentre il ragazzo sogna di cambiare vita, un giorno sulla spiaggia incontra Michela, una bella e timida studentessa che si lascia attrarre dal suo sguardo dolce ed indifeso. Il ragazzo crede di poter far breccia nel suo cuore ma l’illusione dura ben poco. Ripiombato nel suo sporco lavoro, sul finire del film, Saimir proverà a mutare il corso del proprio destino. Road movie atipico, dove al posto di una roboante motocicletta c’è un vecchio motorino con il quale, il protagonista scarrozza per desolate periferie ed al posto di una fiammeggiante Pontiac o Chevrolet, uno scalcinato furgone, dove vengono caricate allo spuntare del mattino o di notte fonda, anime sfortunate, giunte in Italia, in cerca di un fantomatico Paradiso. La pellicola assolutamente scarna e priva di fronzoli stilistici deve molto alla recitazione pulita e “spaesata” del giovane attore protagonista, sosia di Lou Castel da giovane. Indimenticabile la scena dei ragazzi rom che fanno irruzione in una villa da favola per saccheggiarla. Uno di questi, non appena scorge una piscina con un trampolino, in barba ai dettami del perfetto ladro, molla tutta la refurtiva, si spoglia in un lampo e si concede un tuffo olimpionico.

Menzione speciale come “Migliore opera prima” al 61 Festival del cinema di Venezia, il film ha fatto già incetta di premi (57 Festival di Salerno, Sulmona Film Festival, Premio FICE, CICAE e della Giuria degli esperti al Nickelodeon come migliore sceneggiatura.). Distribuito dall’Istituto Luce, è prodotto da Bortone, Mazzocca e da quel genio di Gianluca Arcopinto.

 

 L’Articolo – Redazione napoletana de L’Unità – 4-5-2005

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