La psicoanalisi nel cinema: tutti i
segreti sul lettino
di Costanza Falanga
da “Il Mattino” – 13-6-2010
Era il 1945 quando Alfred Hitchock
consegnava alla storia del cinema
un film diventato subito un cult. Nel cast ci sono due giovani e bellissimi
attori: Ingrid Bergman e Gregory Peck. Il film è “Io ti salverò”, diventato con
il tempo caposaldo di una vecchia corrente che mette insieme cinema e
psicoanalisi. Sono passati sessantacinque anni e l’immagine della bella
dottoressa Peterson che cerca di salvare l’uomo che ama e che ha smarrito la sua
identità fa capolino quando si parla del connubio
tra cinema e psicoanalisi. E proprio al
cinema ed ai suoi mille legami con il lettino è dedicato
Cinema Mente e Corpo dello psichiatra
Ignazio Senatore scrittore e cinefilo appassionato, promotore ed organizzatore
anche di una rassegna che si svolge con cadenza annuale “Il cineforum del dottor
Freud” Cinema Mente e Corpo, edito da
Zephyro, presentato alla FNAC da Antonio Capuano e Renato Carpentieri, è un
corposo volume che raccoglie sotto forma di saggio più di 500 film che coprono
un secolo di cinema internazionale sui temi cari alla psicopatologia;
depressione, maniacalità, fobie e ossessioni, incubi e allucinazioni, nevrosi e
disturbi della personalità, crisi d’identità.
Senza dimenticare temi che portano con sé anche ripercussioni
psicologiche come Aids, cancro, handicap e ritardo mentale, eutanasia, demenza.
Tutto rigorosamente senza immagini poiché, come spiega nell’introduzione Baldo
Lami, “Figure e dialoghi sono proprio gli elementi costitutivi
della psiche e quindi la scelta sta nel
farli arrivare la lettore attraverso il film e dalla lettura e, quindi da
se stessi”.
Senatore, dopo “L’analista
in celluloide, Curare con il cinema, Psycho cult ed il saggio
Il cineforum del dottor Freud, dedica
questo suo ultimo libro a tutti gli amanti del cinema e agli addetti ai lavori e
troveranno molto utile questo manuale per orientarsi. Tra i film “28 giorni” di
Betty Thomas, “My name is Joe” di Ken Loach, “Il conformista “ di Bernardo
Bertolucci e “Fuori dal mondo” di Giuseppe Piccioni. Ogni pellicola è commentata
e introdotta per categoria di riferimento, con ampia citazioni di particolari e
curiosità.