La ragazza che giocava con il fuoco (Flickan
som lekte med elden)
di
Daniel Alfredson con
Michael Nyqvist,
Noomi Rapace, Hans Christian Thulin, Peter Andersson– Svezia – 2009
-Durata
Dag Svensson (Hans Christian Thulin), un
giovane giornalista, propone a Mikael Blomkvist (Michael Nyqvist) direttore
della rivista Millennium, la pubblicazione di uno scottante articolo sul “trafficking”,
la tratta di prostitute dall'Est Europa, dietro al quale si nascondono
personaggi insospettabili ed altolocati. Svensson, la sua fidanzata criminologa
ed il turpe avvocato Bjurman (Peter Andersson) sono barbaramente uccisi e del
triplice omicidio è accusata la giovane hacker Lisbeth Salander (Noomi
Rapace). Blomkvist é convinto della sua innocenza, si traveste da
detective e si mette sulle tracce dell’insospettabile assassino.
Il regista svedese dirige il secondo
capitolo della trilogia “Millennium” dello scrittore Stieg Larsson, che succede
al fortunato “Uomini che odiano le donne”
e con qualche flashback ci riporta alla tribolata ed infelice infanzia della
protagonista, ricoverata in passato in una clinica psichiatrica e vittima da
bambina, di un padre così violento che lei, per punirlo, dopo avergli gettato
addosso della benzina, gli aveva dato fuoco. Non bastano una spia russa passata
al servizio del governo svedese, un energumeno imbattibile ed indistruttibile,
qualche scena fin troppo violenta ed indigesta, un paio di scene d’amore saffico
ed un universo maschile composto da “sadici,
porci e stupratori”, per salvare un thriller caotico e noioso al quale
avrebbe giovato un robusto taglio in fase di montaggio.
Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 165 Settembre - Ottobre 2010