Intervista a Francesco Patierno
Dopo il successo di “Pater familias”, Francesco Patierno annunciò le
riprese di “Pericle il nero”, film tratto dal volume di Giuseppe Ferrandino. Il
progetto non decollò ed il regista iniziò a lavorare ad una sceneggiatura sui
terroristi neri Francesca Mambro e Giusta Fioravanti. Le accese polemiche che ne
seguirono bloccarono il film sul nascere. Patierno acquistò poi i diritti del
volume “Libri e cazzotti” di Tullio Pironti ma anche questa nuova avventura si
arenò per motivi finanziari. Testardo e volitivo il giovane regista napoletano
non si è dato per vinto e recentemente ha firmato un contratto con
"Non sarà un film sul gioco, assicura il regista, ma vuole essere una metafora di come era l’Italia degli Anni Ottanta negli anni della pubblicità, della radio e delle televisioni private. “C’era allora, in giro un’atmosfera frizzantina e la vicenda del protagonista fa da sfondo a quella grande illusione collettiva di quegli anni.”
Patierno vive ormai a Roma ma non ha troncato i rapporti con la sua terra d’origine.
“Ho mia attenzione sempre molto alta per tutto quello che riguarda Napoli ed il suo territorio.. Il 12 maggio sarò a Scampia al Festival “Periferie del mondo, periferia immaginaria” e precedentemente ho fatto il giurato al Festival “Linea d’ombra” di Salerno. Non dispero di poter realizzare un film da “Libri e cazzotti” che richiede però un budget medio alto perché attraversa la storia di Napoli dal dopoguerra fino agli Anni Ottanta.”
Corriere del Mezzogiorno - Redazione napoletana de Il Corriere della Sera - 14 Maggio 2006