Intervista a Francesco Patierno

 

Dopo il successo di “Pater familias”, Francesco Patierno  annunciò le riprese di “Pericle il nero”, film tratto dal volume di Giuseppe Ferrandino. Il progetto non decollò ed il regista iniziò a lavorare ad una sceneggiatura sui terroristi neri Francesca Mambro e Giusta Fioravanti. Le accese polemiche che ne seguirono bloccarono il film sul nascere. Patierno acquistò poi i diritti del volume “Libri e cazzotti” di Tullio Pironti ma anche questa nuova avventura si arenò per motivi finanziari. Testardo e volitivo il giovane regista napoletano non si è dato per vinto e  recentemente ha firmato un contratto con la Rodeo Drive Film per girare tre film. Il primo vedrà Fabio Volo come protagonista ed è tratto dal volume “Il giocatore” di Marco Baldini. Noto al grande pubblico per le sue trasmissioni radiofoniche con Fiorello, in questo romanzo autobiografico, l’autore narra della sua ossessione per le puntate sui cavalli che lo portarono a giocarsi, negli anni, cinque miliardi. Dopo essere finito in mano agli strozzini, fu sequestrato da una banda di malavitosi e rischiò di essere ucciso. Baldini ha dato un taglio netto al passato ma il volume, ricco di situazioni drammatiche ed ironiche, si chiude con questa frase sibillina: “Se ogni tanto gioco ancora? Non chiedetemelo, altrimenti vi direi una bugia.”. Le riprese inizieranno a novembre ed il regista sarà coadiuvato in sede di sceneggiatura dallo stesso Baldini e da Fabio Volo, “una persona, secondo Patierno, che accetta poche cose ed è sempre alla ricerca di cose diverse.”  

 

"Non sarà un film sul gioco, assicura il regista,  ma vuole essere una metafora di come era l’Italia degli Anni Ottanta negli anni della pubblicità, della radio e  delle televisioni private. “C’era allora, in giro un’atmosfera frizzantina e la vicenda del protagonista fa da sfondo a quella grande illusione collettiva di quegli anni.”

Patierno vive ormai a Roma ma non ha troncato i rapporti con la sua terra d’origine.

 

“Ho mia attenzione sempre molto alta per tutto quello che riguarda Napoli ed il suo territorio.. Il 12 maggio sarò a Scampia al Festival “Periferie del mondo, periferia immaginaria”  e precedentemente ho fatto il giurato al Festival “Linea d’ombra” di Salerno. Non dispero di poter realizzare un film da “Libri e cazzotti” che richiede però un budget medio alto perché attraversa la storia di Napoli dal dopoguerra fino agli Anni Ottanta.”  

 

Corriere del Mezzogiorno - Redazione napoletana de Il Corriere della Sera - 14 Maggio 2006

 

 

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