Notturno indiano (Nocturne indien)

di Alan Corneau

con Jean Hughes Anglade, Clementine Celarie - Francia (1989) - Drammatico - Durata 110’

 

Un uomo (Jean Hughes Anglade) gira in lungo e in largo per l’India alla ricerca di Javier Xanata Pinto, un suo vecchio amico portoghese di cui da un anno ha perso le tracce. In un albergo di Bombay una prostituta gli dice che Javier era una persona che si stava ammalando, che non dormiva più e che aveva un destino triste. Dopo una tappa al King Edward, l’ospedale della città, il protagonista descrive il suo amico a un amabile cardiologo: “Scriveva racconti…Diciamo che parlavano di cose non riuscite che prendevano una piega imprevista, di errori. Uno, per esempio, parla di un uomo che passa la vita a sognare un viaggio. Finalmente gli si offre l’opportunità di fare quel viaggio sennonché, proprio allora, si accorge in realtà che non ha più voglia di farlo”. Partito per Madras allo scopo di contattare un membro della Società Teosofica, l’uomo scopre che Javier è forse a Goa. Lungo il viaggio incontra (...)

 

           Per lo sviluppo della trama, il commento e le note critiche si rimanda al volume 

                    "Psycho cult- Psicodizionario del cinema di genere"

                                             di Ignazio Senatore

                                      Centro Scientifico Editore (2006)

 

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