Non desiderare la donna d’altri di Susanne Bier -2005

 

“Non desiderare la donna d’altri” era un film (delicato e struggente) girato, nel 1989, da quel genio di Krystof  Kieslowski. La vicenda narrava di un adolescente che s’innamorava perdutamente di un’affascinante e bellissima dirimpettaia.

Nulla a che vedere con l’omonimo film della giovane regista Susanne Bier, anche perché il film, nel titolo originale si intitola, più propriamente, “Brodre”, cioè “Brothers”.  Michael (Ulrich Thomsen) il classico militare in carriera, tutto lavoro e casa, è sposato con Sarah (Connie Nelson) ed è il papà di due bellissime bambine. Suo fratello Jannik (Nikolaj Lie Kaas) invece, è una testa matta che ha appena finito di scontare una pena per aver molestato e picchiato una donna. Michael parte per una missione in Afganistan per le Nazioni Unite ma, a seguito di un incidente aereo, viene dato per morto. Scatterà, inesorabile, l’attrazione tra Jannik e la splendida ed affascinante Sarah. Un inaspettato colpo di scena scompaginerà nuovamente l’equilibrio dei protagonisti. La pellicola, diretta dalla giovane regista danese, a tratti dura e spietata, ci aiuta a riflettere sui guasti e sugli sconvolgimenti psicologici che la guerra provoca in quei soldati, spediti come pacchi postali, in giro per il mondo. E se il cinema americano ci ha messo decenni, per mostrare, sullo schermo, i disastri del Vietnam, quello indipendente europeo (per fortuna) sente l’esigenza di testimoniare per tempo quelli della guerra attuale. Il film è stato premiato al Festival di San Sebastian ed Ulrich Thomsen (noto per la sua interpretazione in “Festen”) e Connie Nielsen, sono stati premiati, rispettivamente, come miglior attore e come migliore attrice. Al Sundance (il festival indipendente del cinema americano, ideato da Robert Redford) ha ricevuto (dal pubblico) il premio come migliore film.

 

Recensione pubblicata su  L'Articolo- Redazione napoletana del "L'Unità" - 05-04-2005

 

Torna alla Homepage »