Non aver paura di Angelo Longoni - Italia -2005
Per un’avventura extraconiugale con un professore universitario, Laura (Laura Morante) ha mandato a monte il suo matrimonio. Sola e senza legami affettivi, spende la sua vita al fianco di Luca (Marco Ragno) il suo inquieto bambino di nove anni che, quando è in difficoltà, si rifugia in Tommy, il suo alter-ego normativo e punitivo. Franco (Alessio Boni) suo marito, è ancora segretamente innamorato di lei, ma cova dentro vagoni di rabbia ed una gran voglia di vendicarsi per la delusione subita. Laura non ha una propria indipendenza economica ed accetta di diventare una telefonista in una “hot line”. In una giornata come tante, Laura si imbatte in Angelo, un soggetto disturbato mentalmente, che, con voce calda e vellutata, inizia a rivelarle le proprie tendenze perverse e pedofiliche. Il gioco va avanti per un po’ e Laura, sempre più impaurita, percepisce che il suo persecutore conosce molti particolari della sua vita privata e sa che lei è madre di un bambino. La tensione cresce quando il perfido telefonista le sussurra al telefono: “Per diventare una brava mamma, devi aver paura”. Un confuso epilogo finale lascerà aperti mille interrogativi.Angelo Longoni, alla sua terza regia cinematografica, compone un film discutibile, che tiene bene nella prima ora ma che poi, nel finale, lascia con la bocca asciutta lo spettatore. Longoni ha però un merito innegabile che è quello di non aver proposto il solito filmetto italiano velleitario e dal sapore autoriale, ma di aver tentato un’incursione in un genere (il giallo) poco frequentato dalla cinematografia nazionale. Il regista non è Altman e la sua Laura non regge al confronto con la centralinista della hot-line comparsa in “America oggi”.Ciononostante, l’affascinante e bellissima Laura Morante regge da sola tutto il film, non solo perché è riuscita a calarsi, perfettamente, nel ruolo della madre impauirita e sgomenta, ma anche perché ha limato di quei suoi scatti “nervosi”, la sua intensa recitazione. Convincenti Alessio Boni ed i giovanissimi gemelli Marco ed Andrea Ragno, rispettivamente, nelle parti del timido ed impacciato Luca e del luciferino Tommy.
Recensione pubblicata su L'Articolo- Redazione napoletana del "L'Unità" - 15-05-2005