Non aver paura

 di Angelo Longoni con Laura Morante, Marco Ragno, Andrea Ragno, Alessio Boni, Eleonora Ivone - Italia – Italia – 2005- Durata 104’

 

Per un’avventura extraconiugale con un professore universitario, Laura (Laura Morante) ha mandato a monte il suo matrimonio. Sola e senza legami affettivi spende la sua vita al fianco di suo figlio Luca (Marco Ragno) un inquieto bambino di nove anni che, quando è in difficoltà, si rifugia in Tommy (Andrea Ragno) il suo alter-ego normativo e punitivo. Franco (Alessio Boni) ha una relazione con Chiara (Eleonora Ivone) ma, segretamente innamorato dell’ex moglie, cova dentro vagoni di rabbia e per la delusione subita medita di vendicarsi sottraendole la custodia del bambino. Laura non ha una propria indipendenza economica ed accetta di diventare una telefonista in una “hot line”. In una giornata come tante, Laura si imbatte in Angelo, un soggetto disturbato mentalmente, che, con voce calda e vellutata, inizia a rivelarle le proprie tendenze perverse e pedofiliche. Il gioco va avanti per un po’ e Laura, sempre più impaurita, percepisce che il suo persecutore conosce molti particolari della sua vita privata. La tensione cresce quando il perfido telefonista le sussurra al telefono: “Per diventare una brava mamma, devi aver paura”. Laura è al guado; se denuncia il suo persecutore il suo lavoro viene a galla e potrebbe perdere la custodia del figlio ma è anche spaventata perchè Luca è in pericolo. Un confuso epilogo finale lascerà aperti mille interrogativi.

Angelo Longoni, alla sua terza regia cinematografica, compone un giallo che tiene nella prima ora ma che nel finale, lascia con la bocca asciutta lo spettatore. Il regista s’affida a dei classici espedienti narrativi (uno sconosciuto che minaccia qualcuno al telefono, una donna indifesa, un bambino innocente in pericolo…) spruzza di malsano erotismo la pellicola con le “bollenti” telefonate tra la bellissima protagonista ed il perverso maniaco e prova ad innalzare ritmo e tensione con un paio di colpi di scena. Nonostante le buone intenzioni la pellicola non decolla e l’affascinante Laura Morante, dopo aver limato di scatti nervosi la sua intensa recitazione, regge da sola tutto il film. Per rendere più inquietante la vicenda Longoni mostra il timido, tenero ed impacciato Luca in lotta con lo scaltro, maturo e luciferino Tommy che, dopo aver letto, in maniera adeguata, i dati di realtà gli svela che il papà ha un’altra donna e che la madre è in pericolo. L’ingresso in campo di Tommy avviene in maniera troppo meccanica ed artificiosa e sebbene Luca sia smarrito e spaesato non è affetto da uno sdoppiamento della personalità. Sullo sfondo il trauma ed il dramma dei bambini di fronte alla separazione dei genitori. Piccolo cammeo del regista nei panni di uno psicologo.

 

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