Il nome del mio
assassino (I know who killed)
di
Chris Sivertson
con
Lindsay Lohan,
Julia Ormond,
Neal McDonough,
Gregory Itzin
–USA – 2009 - Durata
Un serial
killer rapisce Aubrey Fleming (Lindsay
Lohan) diciannovenne studentessa con la
passione per il pianoforte e la scrittura, la segrega in uno squallido
scantinato e, dopo averla torturata e tagliuzzata in varie parti del corpo, le
amputa le dita di una mano. La ragazza riesce a fuggire ed è ritrovata, svenuta,
ai bordi di una strada. Dopo aver subito l’amputazione di una gamba, Aubrey
dichiara a tutti che il suo vero nome è Dakota Moss, ballerina di lap dance,
orfana di una madre tossicomane. Mentre Aubrey prova a mettere ordine nella
propria vita, la polizia cerca di incastrare il maniaco omicida.
Non bastano
delle strizzatine al pur sempre affascinante tema del doppio, i
tuoni,i lampi e dei sinistri versi di
civetta in piena notte per dare anima ad un horror cervellotico e confuso che
pesca a mani basse nel genere splatter.
Chris Sivertson spruzza la
vicenda con litri di sangue, la condisce con delle dita che sanguinano
all’improvviso e ci mostra l’immancabile psichiatra, il
dottor Greg Jameson (Gregory
Itzin) che prova, inutilmente, a scandagliare la mente della tormentata e
contorta protagonista. L’unica nota romantica è il tenero Jerred, fidanzatino di
Aubrey che le regala ad ogni occasione delle magnifiche rose blu.
Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 165 Settembre - Ottobre 2010