Nicotina-La vita senza filtro di Hugo Rodriguez - 2005

 

Lolo (Diego Luna) è un giovanissimo ed esperto hacker, in grado di entrare nei sofisticati servizi di sicurezza delle banche. El nene (Lucas Crespi) un malavitoso in erba ed accanito fumatore e Tomson (Jesus Ochoa) un grassone saggio, che non crede alle coincidenze del destino, sono i suoi scalcinati complici. In cambio delle informazioni top-secret, i tre dovranno guadagnare un malloppo con una ventina di diamanti. Ma qualcosa non va per il verso giusto e, nell’arco di mezz’ora, la vita dei simpatici protagonisti cambierà di colpo. Campione d’incassi in Messico e vincitore di sette Ariel (il loro Oscar) questa divertente commedia nera coniuga atmosfere “surreali” e non-sense del primo Almodovar con quelle giovaniliste in salsa italiana in stile “Santa Maradona”. Lolo che spia giorno e notte la sua vicina per far breccia nel suo cuore, un gangster ciccione, un mafioso russo, una copia di attempati parrucchieri, una farmacista sul crollo di una crisi di nervi, sparatorie, morti e sigarette costantemente accese. Il tutto in una girandola demenziale di imprevisti, colpi di scena e di situazioni al limite del surreale. Ambientato a Città del Messico, il film è girato con un’insolita freschezza da Hugo Rodriguez che sfoggia bei movimenti di macchina (angolazioni spregiudicate e zoommate improvvise) ed imprime al film un ritmo serrato e sincopato per tutta la durata del film. Anche se non siamo dalle parti di “Smoking- No smoking” di Alain Resnais, né di “Smoke” di Wayne Wang, il film, come recita il titolo, è un omaggio alla nicotina ed è costellato da ironiche e filosofiche riflessioni intorno alle sigarette ed all’arte del fumare. Il film non è certo un capolavoro ma è genuino, spontaneo e decisamente in linea con un certo tipo di cinema contemporaneo e postmoderno che ama giocare con i generi, e che, in maniera irriverente, ama montarli e smontarli, a proprio piacere. Sceneggiatura di Martin Salinas. Convincente il giovane Diego Luna, già apprezzato nei recenti “Frida” e “Y tu mamà tambièn” ed in “The Terminal”. Vincitore del premio del pubblico all’ultimo Festival di Pesaro.

 

Recensione pubblicata su L'Articolo- Redazione napoletana del "L'Unità" - 26-01-2005

 

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