Anghelopulos e Tornatore al Napoli Film Festival 2005

 

“Alfred Hitchcock ebbe a dire del cinema che era come la vita ma senza i “tempi morti”.  Ma sa qual è il guaio del cinema hollywoodiano? Sopprime qualcosa di essenziale nella vita, come nella musica; le pause, le virgole,la respirazione, i punti di sospensione. Per me fare un film è cercare di fermare il tempo.” E’ quanto affermò qualche anno fa, nel corso di un’intervista Theo Anghelopulos, il più grande regista del cinema greco. Formatosi, all’esordio, cinematograficamente in Francia, Anghelopulos, pur avendo al suo attivo “solo” tredici film, ha già ottenuto, nella sua lunga carriera, i più prestigiosi riconoscimenti; un premio al Festival di Hyerès (“Ricostruzione di un delitto” – 1970) due alla Mostra del Cinema di Venezia (“Alessandro il grande” - 1980 e “Paesaggio nella nebbia” - 1988) e tre al Festival di Cannes (“La recita”- 1974,  “Viaggio a Citera” -1984  e  “Lo sguardo di Ulisse” - 1994).

Cantore degli esuli e della nostalgia, Theo Anghelopulos è un regista che ama i campi lunghi, le riprese di paesaggi sterminati e desertici e le atmosfere impalpabili e rarefatte. Il suo cinema è fatto principalmente di sguardi, di prolungati silenzi e di gesti lenti e sospesi. La settima edizione del Napoli Film Festival gli dedica quest’anno un’esauriente retrospettiva, mostrando al pubblico anche le sue opere meno conosciute: “I kynighi- I cacciatori” (oggi al Warner Village alla Sala 1, alle ore11.00 e alle ore 16.00)  e “Lo sguardo di Theo”(domani al Warner Village alla Sala1, alle ore 10.00, 11.00 e 16.00).

Il ricco programma della giornata prevede, inoltre, un’affascinate retrospettiva dedicata ad un altro Maestro del cinema Mediterraneo: Giuseppe Tornatore.

Oggi è prevista la proiezione di “Una pura formalità” al Warner (Sala 3 ore 11.00 e Sala 5 ore 17.30) e nel corso della Rassegna verranno proiettati non solo tutti i suoi capolavori (da “Il camorrista”, a “Nuovo Cinema Paradiso”, da “La leggenda del pianista sull’oceano” a “Malena”) ma anche “Lo schermo a tre punte”, pellicola “minore”, poco conosciuta al grande pubblico e girata dal regista premio Oscar nel 2000.

Ma oggi sarà anche l’occasione per gustarsi sei pellicole dedicate al grande comico napoletano Peppino De Filippo, a cui quest’anno il Napoli Film Festival ha dedicato la Sezione “I volti del cinema italiano”. Le pellicole saranno proiettate alla Multisala Filangieri (Sala Magnani e Sala Rossellini) a partire dalle ore 16.00. Si inizia con “La nonna Sabella” e “Il cappello a tre punte” ed in successione, si prosegue, rispettivamente, alle ore 17.20 ed alle ore 17.40 con “Ti conosco mascherina” e “Le tentazioni del dottor Antonio” (episodio da “Boccaccio 70”, diretto da Federico Fellini) ed alle ore 18.45, con “Totò, Peppino e la dolce vita” e “Guardia, guardia scelta, brigadiere, maresciallo”di Mauro Bolognini.

 

 

L'Articolo- Redazione napoletana del "L'Unità" - 07-06-2005

 

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