La mossa del diavolo (Bless the child)

di Chuck Russell con Kim Basinger, Angela Bettis, Christina Ricci, Jimmy Smits - USA – 2000 – Durata 107’

 

Alla vigilia di Natale l’infermiera Maggie (Kim Basinger) sente bussare alla porta di casa; è sua sorella minore Jenna (Angela Bettis) da anni tossicodipendente che la supplica di prendersi cura di sua figlia Cody, una bambina nata appena da nove giorni. Dopo aver derubato Maggie, Jenna fugge e fa perdere le proprie tracce. La piccola cresce con qualche difficoltà ed è etichettata come autistica ma è allevata amorevolmente da Maggie. Dopo sei anni Jenna, accompagnata da Erik Stark (Rufus Sewell), il capo di un’organizzazione denominata “Alba Nuova” in odore di satanismo, torna dalla sorella per riprendersi la bambina. Maggie accenna al fatto che Cody ha bisogno di cure e prova a tenere con sé la bambina ma sua sorella è irremovibile e lei è costretta a cedere alle sue richieste. Ma la presenza di Stark la inquieta e Cheri (Cristina Ricci) un ex appartenente della setta, prima di essere barbaramente uccisa, le conferma i suoi dubbi e le predice che Cody sarà uccisa perché grazie ai suoi poteri particolari riesce ad infondere il Bene nelle persone con le quali entra in contatto. John Travis (Jimmy Smits) agente specialista in sette religiose è anche lui sulle tracce di Starke riesce a salvare la piccola prima che venga sacrificata nel corso di un rito satanico.

Russell prova a dare fiato ad un film che non ha spessore e cerca di nobilitare la pellicola regalando agli adepti della setta un segno con un tridente con le punte che piegano a sinistra che simboleggia la caduta di Lucifero, utilizzato in Europa nel XVI secolo. L’idea che una bambina possegga doni straordinari non è nuova al cinema ma il regista non riesce a regalarle un pizzico di originalità e zavorra inutilmente la pellicola con dei cervellotici discorsi su Satana e sull’eterna lotta tra il Bene e del Male. L’unica scena che vale tutto il film è un incubo di Maggie che immagina che la stanza di Cody sia invasa totalmente dai topi. Ispirato ad un romanzo di Cathy Cash Spellmann.

 

 

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