Mosche da bar (Trees longue)

di Steve Buscemi con Steve Buscemi, Anthony La Paglia, Chloe Sevigny – USA – 1996 – Durata 91’

 

Il bar Trees Longue di New York è tradizionale meta di alcolisti, di sbandati e di tutti coloro che vagano senza meta per la città. Tra i suoi più assidui frequentatori Tommy Basilio (Steve Buscemi) un meccanico disoccupato in perenne ricerca di un lavoro; Rob (Anthony La Paglia) un suo ex datore di lavoro che vive con Lisa, l’ex ragazza di Tommy; Jakie e Stan un’anziana coppia che passa il tempo a litigare e Mike che ama trascorrere le giornate a bere whisky e a sniffare coca. Il vecchio zio Al muore e Tommy eredita un furgone per vendere gelati. Nel suo girovagare per la città s’imbatte in Debbie (Chloe Sevigny) un’adolescente ancora minorenne, sveglia e tutto pepe, che gli fa girare la testa. I due finiscono a letto e quando Jerry, il padre della ragazza lo scopre per Tommy sono guai. Ma lui ha capito la lezione e volterà pagina.

Produzione indipendente ed a low budget per Buscemi al suo esordio dietro la macchina da presa. Il regista si affida ad una narrazione gradevole, pervasa da toni ironici e graffianti e gli ospiti del bar, mentre alzano il gomito e tracannano fiumi di alcol, si raccontano e si prendono in giro. Scoppiati, frustrati ed ai margini della società, narrano, a turno,  le loro vicissitudini sul lavoro ed in famiglia e, seppure con degli alti e bassi ma mantengono, nel complesso, ben saldi dei legami relazionali ed affettivi e non si riducono a delle spugne o a dei barboni che vivono ai margini della società.

Il titolo in italiano del film rimanda ai quegli alcolisti solitari che vagano randagi tra un bar e l’altro, come “mosche da bar” e che trascorrono le loro giornate con la mente appannata a fissare nel vuoto ed a specchiarsi nel loro bicchiere di whisky. Il titolo originale del film rimanda più semplicemente al Trees Longue, il  nome del bar dove si incontrano i diversi protagonisti della vicenda che diviene elemento di raccordo narrativo dove i protagonisti raccontano le loro storie.

 

 

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