Il mio piccolo genio (Little man tate)
di Jodie Foster con Jodie Foster, Adam
Hann-Byrd, Dianne Wiest - USA – 1991 – Durata
Fred Tate (Adam Hann-Byrd) è
il classico bambino prodigio; a due anni sa già leggere, a quattro compone
musica e suona il pianoforte, a sette è un matematico con i fiocchi. La madre
Dede (Jodie Foster) fa la cameriera in un pub e non da molto peso alle
straordinarie capacità cognitive del figlio.
Esordio nella regia di Jodie
Foster, ex bambina prodigio, che compone un film tenero e delicato. Il piccolo
Fred è descritto come un ragazzino superdotato intellettivamente ma deprivato
affettivamente; non solo non ha mai conosciuto il padre ma, taciturno ed
introverso, non ha amici e guarda sconsolato gli altri bambini che
giocano felici e spensierati. Fragile emotivamente, di notte, soffre di incubi e
si immagina dentro i quadri di Van Gogh. In maniera un po’ convenzionale, la
regista contrappone due donne in lotta per il futuro di Fred; da un lato la
dolce ma ordinaria Dede, una donna che non ha i mezzi per farlo studiare e
vorrebbe fargli vivere una vita normale e dall’altro Jane, una psicologa che
conosce cinque lingue, non perde occasione per sottoporlo a dei test, che lo
nutre con la macrobiotica, gli vieta di bere