Intervista Giovanna Mezzogiorno

 

Nell’ultimo film di Francesca Archibugi, “Lezioni di volo” interpreta il ruolo di Chiara. Come si è trovata a calarsi nei suoi panni?

 

“Chiara mi ispira dentro molta tenerezza perché si porta dentro un senso di sradicamento. Io stessa quando avevo nove anni sono andata via da nove anni e ci sono ritornata venti anni e vivo la capitale come se vivessi una qualsiasi altra città d’Italia. Anch’io come lei ho vissuta male l’adolescenza.. Tra i quattordici ed i diciassette anni sono stata bocciata due volte e quegli anni sono stati difficili per me. Non riuscivo a riprendermi e ad uscire dal tunnel.  Poi non so come mi sono risvegliata dal letargo ed alle superiori sono di nuovo diventata brava come alle medie. Ero caduta in un pozzo e nessuno capiva quello che mi stava succedendo. Le famiglie in questi casi si sentono in colpa e cercano di aiutarti in mille modi. Ma a volte questi stati d’animo sono come l’influenza e prima o poi questo periodo nero passa. Si ha voglia di uscire da questa frustrazione anche per non avere intorno sguardi stupefatti che detesti. “

 

Il suo rapporto con i giovani attori con cui ha lavorato?

 

"Ho cercato con loro di non mettermi in un rapporto di superiorità, né di giocare il ruolo dell’attrice consumata che creava soggezione.”

 

Come sceglie i suoi ruoli?

 

"Da tempo c’è chi crede che io scelga solo quei personaggi forti, intensi, drammatici. Io faccio solo i film che mi piacciono."

 

Secondo lei come viene visto il cinema italiano all’estero?

 

Per i francesi il cinema italiano non esiste e credo che tutto questo sia successo dopo che Berlusconi ha comprato la Cinq e tutti credono che in Italia si facciano solo film commerciali. Questo spiega il successo in Francia di un film politico come “Il Caimano”.

 

Articolo pubblicato su "Il Napoli - Epolis"- 17-3-2007

 

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