Piacere, Michele Imperatore di Bruno Memoli

 

 “Le cose arrivano quando devono arrivare”. Così esordisce Bruno Memoli, regista napoletano quarantatreenne, al suo esordio dietro la macchina da presa. Dopo anni di gavetta, qualche collaborazione al fianco di registi del calibro come Mario Martone, Gianni Amelio ed Antonio Capuano, alcune fugaci apparizioni in qualità d’attore e l’esperienza di aiuto regista ne “Le conseguenze dell’amore” di Paolo Sorrentino, ecco finalmente la sua grande occasione. “Piacere,.Michele Imperatore” è il titolo del suo primo film che sta girando attualmente tra Napoli, Capri e la costiera.

Protagonista è Biagio Izzo che veste i panni di Michele, un cantautore mai sbocciato, sempre in bolletta, ossessionato dai condomini di Via Marina dove abita. Da casa sua non vede né il porto, né il mare ma, possedendo un animo nomade, è trafitto dal continuo via vai di gente che vede partire. In compagnia di un suo amico (Giovanni Esposito) s’imbatte in due giovani tedesche (Sabrina Rattey e Tora Kawycz) con le quali i due hanno una piccola avventura. E sarà proprio questo incontro inaspettato che sprigionerà in Michele energie sommerse e libererà in lui una rinnovata voglia di vivere. Nel finale del film, da gregario, riuscirà a trasformarsi in leader e, dopo aver dato il benservito ad un amico (Fabio Fulco) che da tempo lo perseguitava, salirà sul tetto di casa e vedrà finalmente il mare. Il titolo del film ricorda in qualche modo “Permette, Rocco Papaleo”, un toccante film di Scola, interpretato da Marcello Mastroianni, ma il tocco che Memoli ha scelto per la sua pellicola è completamente diverso.

Pur provenendo da un  cinema di qualità ho preferito impaginare una pellicola del taglio leggero. Ed anche se è girato alla Marina, in Piazza Mercato e nel centro storico, la Napoli che metto in scena non è folkloristica ma popolare, solare e surreale. Quella parola “piacere” che apre il titolo del film non è stata scelta a caso, proprio perché voglio proprio comunicare “piacere” al pubblico. Il manifesto del film mostrerà, infatti, Biagio Izzo che tenderà la mano allo spettatore. Mi piaceva, poi, presentare in qualche modo il personaggio principale della pellicola e contrapporre ad un nome ordinario come Michele, un cognome altisonante come Imperatore. Mi auguro che il mio film  arrivi anche ad un pubblico più colto e sofisticato ma sono certo che piacerà e che sfonderà al botteghino. Secondo me Biagio Izzo è il migliore comico napoletano in circolazione. Lui scrolla il capo quando glielo lo dico e rifiuta questo accostamento ma per me è il Totò di oggi. In questo film l’ho utilizzato in maniera differente dai precedenti registi e lui è fortissimo.“

 

Il film nasce da un soggetto dello stesso Memoli ed è prodotto dalla Valmovie production. Girato a basso costo, uscirà nelle sale il prossimo febbraio.

 

Corriere del Mezzogiorno - Redazione napoletana de Il Corriere della Sera - 02 agosto 2006

 

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