Il medico dei pazzi

di Mario Mattoli con Totò, Aldo Giuffré, Ugo D’Alessio, Mario Castellani, Carlo Ninchi, Nora Ricci- Italia -  1954 . Durata 85’

 

Ciccillo (Aldo Giuffré) giovane e gaudente studente in medicina, sommerso da debiti di gioco, da anni, lascia intendere allo zio Felice Sciosciammocca (Totò), sindaco di Roccasecca, di essere un dottore e di aver investito i soldi che lui gli ha inviato negli anni in una Casa di Cura per malati mentali. Quando lo zio, accompagnato da moglie e figlia, decide di visitare la clinica, Ciccillo, messo alle strette, gli lascia credere che la “Pensione Stella” sia la struttura che dirige e gli suggerisce di assecondare i desideri degli ospiti e di non contraddirli mai in nessuna occasione. Felice Sciosciammocca si trova ben presto al centro di una cascata di equivoci e deve fare i conti con i bizzarri personaggi della pensione ; un violinista (Ugo D’Alessio) spiantato, Cristaldi (Mario Castellani) un marito accecato dalla gelosia, un attore (Carlo Ninchi) ossessionato dall’idea di dover interpretare Otello, una madre che vuole maritare, a tutti i costi, la figlia (Nora Ricci) zitella. Dopo una serie di gag e situazioni paradossali, la verità sale a galla ma Don Felice perdonerà l’impenitente nipote.

Mattoli, onesto artigiano della macchina da presa, mette in scena una divertentissima commedia O miedeco dei pazzi di Eduardo Scarpetta, scritta nel 1908. Il film risente dell’impianto teatrale originario ed anche se non mostra una clinica psichiatrica tout-court ruota intorno all’idea che non potendo distinguere i sani dai folli, gli eccentrici e bizzarri ospiti della “Pensione Stella” potrebbero essere scambiati, senza ombra di dubbio, per dei ricoverati.  Le battute non mancano, le trovate sono spesso irresistibili ed il principe della risata è in grande spolvero.

 

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