Il mai nato (The Unborn)
di David S. Goyer con Odette Yustman, Gary Oldman, Jane Alexander, Cam
Gigandet, Meagan Good - USA- 2008 – Durata
Casey (Odette Yustman), giovane studentessa, è tormentata dalla visione di un
bambino che le appare all’improvviso davanti ai suoi occhi. Ben presto l’incubo
si trasforma in realtà e, spinta ad indagare sul proprio passato, scopre delle
inquietanti verità; sua madre è morta suicida e lei è la sorella gemella di un
fratellino che non era mai nato e che è misteriosamente legato a quel bambino.
Casey scopre che
la visione che la perseguita non è altro che l’anima di un bambino, morto ad
Auschwitz a cui è stato impedito l'ingresso in Paradiso e che, nutrendosi della
sua paura, spera di poter avere la meglio su di lei. Grazie al rabbino Sendak
(Gary Oldman) scopre che quel bambino è un
Dybbuk
e che solo un esorcismo può liberarla da quella terribile maledizione.
Il tema del doppio e del fratello mai nato erano già stati declinati con
migliore fortuna da Alex Infacelli nel suo imperfetto ma visionario ed evocativo
H2Odio. Goyer, sceneggiatore dei due
Batman diretti da Christopher Nolan,
de
Il corvo 2 e dello
splendido Dark City, impagina un
horror asfittico e di maniera che lambisce, senza emozionare, i territori della
ghost-story e del sovrannaturale. La trama è tortuosa e confusa, non bastano i
soliti trucchetti ed espedienti del genere per far salire di qualche tacca la
tensione ed è cervellotico e posticcio il riferimento agli esperimenti sui
gemelli messi in atto nei campi di concentramento nazisti. A completare un cast
che non brilla per intensità recitativa Jane Alexander nei pani di
un’inquietante veggente, Cam Gigandet in quelli dello sbiadito fidanzato e
Meagan Good in quelli della migliore (e sfortunata) amica della protagonista. Al
limite del ridicolo ed assolutamente da dimenticare la scena finale con il
salvifico esorcismo.
Dalla Rivista Segno
Cinema - N 159 - Settembre - Ottobre 2009
Torna alla
Homepage »