Vivere sani e belli N. 45- Novembre 2006
“Maghi e guaritori, attenti alle truffe”
Laura De Laurentiis
Senatore: Per quanto riguarda il caso Vanna Marchi non stupisce affatto che
sia riuscita a truffare così tante persone. La televisione, di cui furbescamente
lei si serviva, è oggi, almeno per chi è solo o emotivamente debole o ancora
facilmente influenzabile, il miglior viatico per ottenere il massimo della
credibilità. Chi appare in Tv diventa automaticamente idolo, in seno alla nostra
nuova religione, quella dell’immagine, il cui diktat è: “Esisti solo se sei
visibile”. Avvicinare la Marchi (e sua figlia) per
alcuni può rivestire il significato di un’iniziazione esaltante, può voler dire
“faccio parte anch’io dell’unico universo che conta (quello della televisione)
quindi la mia vita assume un peso e un valore”. Non a caso, nonostante le
condanne, le Marchi, astute conoscitrici dell’animo umano, hanno messo in
vendita accessori di seconda mano, indossati da loro stesse. Una mossa che
potrebbe rivelarsi redditizia, visto che questi oggetti potrebbero avere presa
quanto i santini, le medagliette, le reliquie che i fedeli acquistano davanti
alle chiese. Con una differenza: le (marchiane) reliquie costano anche cento
volte di più rispetto a quelle dei santi tradizionali e, paradossalmente, anche
il loro prezzo esorbitante (e irragionevole) contribuisce a renderle oggetti
cult. Più in generale, i maghi riescono ad attirare le persone perché
promettono (millantano) di soddisfare due desideri antichi quanto l’uomo:
piegare il destino senza sforzo e conoscere il futuro. Fino a quando ci sarà
gente disposta a credere che col denaro sia possibile acquistare e modellare il
domani i maghi prolifereranno. Potranno continuare indisturbati a tramutare in
oro l’ignoranza e l’ingenuità altrui.
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