Libera
di Pappi Corsicato con Cristina
Donadio, Ciro Piscopo, Enzo Peluso, Cinzia Mirabella – Italia
– 1993 – Durata 85’
Film ad episodi. Il secondo
intitolato Carmela narra di
Sebastiano (Ciro Piscopo) un adolescente appena uscito dal riformatorio che
torna a casa dove lo attende Carmela (Cristina Donadio) sua madre. Il ragazzo
prova a chiederle notizie del padre scomparso nel nulla ma lei glissa
sull’argomento e gli racconta che l’uomo, un impenitente latin lover, li aveva
abbandonati per correre dietro qualche sottana. Miriam (Cinzia Mirabella) una
vicina di casa prova a sedurre Sebastiano ma lui ha puntato gli occhi su
Vincenzo (Enzo Peluso), un ragazzo che ricambia ben presto le sue attenzioni.
Sebastiano non disdegna di bucarsi di tanto in tanto ed un giorno, per caso,
trova una vecchia foto che lo ritrae ancora bambino al fianco di suo padre e di
sua madre. Comprende allora la sconcertante verità: Carmela era suo padre.
Film che fu una ventata di
novità nel cinema italiano, ironico,
grottesco, divertente, leggermente anticlericale ed etichettato, al tempo, come
la risposta nostrana ad Almodovar. I tre episodi sono gustosi e
Carmela è il più dolente e sofferto
dei tre. Corsicato non immerge la vicenda nelle sacche del melò e propone una
narrazione
fluida e moderna. Lontano da psicologismi di maniera, il regista lascia che la
vicenda si srotoli senza intoppi e esploda nel finale quando Carmela confessa a
suo figlio l’amara verità: “Tua
madre scoprì che avevo una relazione ed era gelosa di tutte le donne dell’isola
quando scoprì
che la tradivo con un uomo. Una notte tornai a casa ; lei non c’era. La
cercai per tutta Procida, nessuna l’aveva vista. Capii che aveva scoperto tutto.
La trovai all’alba sugli scogli; si era buttata giù , vestita da sposa. Da
Procida ce ne andammo. Tu eri piccolo; per non farti sentire la sua mancanza
iniziai a crescermi i capelli,
a mettermi i suoi vestiti, a truccarmi,a profumarmi, ad imparare
persino le
siringhe come le faceva lei. Ero felice di essere tua madre. Mi sentivo,
finalmente, libera. Il resto è venuto di conseguenza. L’avevo fatto per te. “
Colonna sonora trash ed irriverente con le canzoni neomelodiche
napoletane.