Intervista Laura Chiatti
Ha mosso i primi passi sullo schermo in “Mai + come prima” di Giacomo Campiotti, ne “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino e ne “Il mattino ha l’oro in bocca” di Francesco Patierno. Dopo i successi raccolti con il film giovanilista “Ho voglia di te” ed il recente “Iago”, al fianco di Nicolas Vaporidis, Laura Chiatti s’appresta a ricevere la sua definitiva consacrazione ne “Il caso dell’infedele Klara”, diretto da Roberto Faenza ed interpretato da Claudio Santamaria e Iain Glen.
“Devo ringraziare Faenza perché non è facile trovare nel cinema italiano contemporaneo personaggi di grande spessore come quello di Klara. Il film narra il coraggio di una donna che mette in gioco la propria personalità e decide di curare l’ossessione del suo amato. Io ho un rapporto molto movimentato con la gelosia e credo che nel momento in cui dovessi sentire di non essere geloso del mio amato, lo lascerei immediatamente. Nel film ho subito trovato un grande feeling con Claudio anche perché avevamo già lavorato insieme nella fiction su Rino Gaetano. Sono molto grata a Roberto, un regista molto istintivo che non ti da punti e virgole, non ti costringe ad essere un burattino e ti lascia molta libertà d’espressione. Nelle scene di nudo, mi sono poi sentita molto tutelata da lui e non comprendo come mai qualche critico abbia etichettato il film come pornografico.”
Il film è girato in inglese e questa scelta del regista ha creato qualche problema all’attrice che, candidamente confessa:
“La mia conoscenza della lingua era di tipo scolastico sono stata costretta ad a concentrarmi maggiormente sul set. Devo ringraziare la mia coach che mi ha insegnato a recitare in inglese come fosse una canzone e devo ringraziare Claudio che conoscendo bene l’inglese mi ha aiutato moltissimo. Devo ammettere che girare in inglese ti da più autorità ed è come se ti sentissi un’attrice più seria.”
Articolo pubblicato su "Epolis"- 28-3-2009