Laureata... e adesso?
(Post
grad)
di
Vicky Jenson con
Alexis Bledel,
Zach Gilford,
Rodrigo Santoro,
Michael Keaton,
Jane Lynch,
Fred Armisen
- USA -
2009.
– Durata
C’era una volta Benjamin Braddock,
giovane laureato, che, in piena crisi d'identità, ritornava a casa, stordito e
spaesato, ignaro di quello che sarebbe stato il proprio futuro.
Il film di Mike Nichols, targato 1967,
segnò diverse generazioni e fu tra i primi a sottolineare lo smarrimento di
quegli adolescenti che, terminati gli studi, avevano bisogno di uno spazio
mentale di decompressione per ritrovare se stessi, crescere ed affrontare poi,
grazie anche all’amore, il complesso mondo degli adulti e del lavoro. In questo
film Vicky Jenson (una vita spesa nel cinema d’animazione) non descrive giovani
laureati corrosi da dubbi e da incertezze, non affila le unghie contro il
crescente fenomeno del precariato ma, ci mostra, all’opposto, Ryden Malby (Alexis
Bledel), una ragazzina con le idee chiare sul proprio futuro, che
sacrifica affetti, amori ed emozioni, per puntare, dopo la laurea, a diventare
editor di una prestigiosa casa editrice di Los Angeles. L’agognato posto le
viene però soffiato da un’amica/nemica ed a Ryden non resta che consolarsi tra
le braccia di David (Rodrigo
Santoro) un eccentrico e nevrotico regista, vicino di casa. Il
prevedibile finale chiuderà la vicenda. Un film deludente ed incolore che non ha
il passo della favola agrodolce, né quello della commedia giovanilista e che più
che per l’ingenuità della vicenda spiazza per la grossolana aridità emotiva
della protagonista. Gli unici sprazzi di luminosità li regala lo stralunato papà
della protagonista, interpretato dal vulcanico Michael Keaton.
Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 171 Settembre - Ottobre 2011