L’angoscia (Angustia)
di Juan José Bigas Luna con Zelda
Rubinstein, Michael Lerner, Clara Pastor,Talia
Pauli, Angel Jové, Isabel García Lorca - Spagna – 1987 – Durata 89’ – V.M 14
Due ragazze, Linda (Clara
Pastor) e Patty (Talia
Pauli) assistono in una sala cinematografica alla proiezione di un film
dell’orrore, il cui protagonista è Johnny (Michael Lerner) un infermiere
grassoccio e complessato che lavora nello studio di un affermato oculista.
L’uomo è
vittima della madre Alice Pressman (Zelda Rubinstein) una donna cinica e
sanguinaria che, dopo averlo ipnotizzato, gli ordina di uccidere una coppia
colpevole di aver espresso dei giudizi poco lusinghieri sul suo operato
professionale. Uno spettatore (Angel Jovè) si identifica talmente con il
protagonista della pellicola che stermina la cassiera, la ragazza del bar e la
maschera del cinema e prende, infine, in ostaggio Patty. Il maniaco omicida è
freddato dall’intervento della polizia e nel finale, finzione e realtà si
confondono; Johnny dopo aver eliminato Linda
è sul punto di uccidere Patty .
Horror di bassa fattura che
si apre con una scena, in perfetto stile gore, che riprende, in diretta,
un’operazione agli occhi. L’unico personaggio della vicenda che intriga ed
inquieta è la perfida e cinica Alice che, per soddisfare i propri istinti sadici
e vendicativi, ipnotizza il povero John e dopo averlo ridotto ad un automa con
lo sguardo perso nel vuoto, gli ordina di eliminare le persone che l’hanno
offesa o ferita. L’idea non è originale ma poteva essere tradotta sullo schermo
in maniera più accattivante e con una migliore resa espressiva. Luna affastella
la vicenda con troppi colpi di scena
ed il personaggio dello spettatore assassino si sovrappone,
confusamente, a quello di Johnny. Piccola citazione a
Gli uccelli di Hitchcok.
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