La lupa mannara  

di Rino De Silvestro

con Annik Borel, Tino Carraro, Dagmar Lassander - Italia (1976) - Horror- Durata 100’ - v.m. 18

 

Daniela (Annik Borel) all’età di quindici anni è rimasta vittima di una violenza sessuale e da allora ha sviluppato una forte repulsione verso il sesso maschile. Il suo precario equilibrio psicologico è ancora più compromesso da quando crede di essere la reincarnazione di una sua antenata, bruciata viva nel Settecento con l’accusa di essere una lupa mannara. Suo padre, il conte Corrado Messeri (Tino Carraro), è visibilmente preoccupato per le sue condizioni psichiche, consulta quindi uno psichiatra che, dopo averlo ascoltato, afferma: “Vede la violenza subita, la strana attrazione e il richiamo del passato, il ritrovamento di quelle vecchie carte, ma soprattutto la straordinaria somiglianza della miniatura costituiscono una serie di fatti eterogenei le cui componenti vanno ricercate nella psicoanalisi e nella parapsicologia”. La sorella maggiore Irena (Dagmar Lassander) rientra dall’America con Fabian, il futuro marito. Daniela li spia mentre fanno l’amore e dopo aver attirato (...)

 

           Per lo sviluppo della trama, il commento e le note critiche si rimanda al volume 

                                "Psycho cult- Psicodizionario del cinema di genere"

                                                          di Ignazio Senatore

                                                   Centro Scientifico Editore (2006)

 

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