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La bambola di cera
(The psychopath)
di Freddie Francis con
Patrick Wymark, Margaret Johnston,
John Standing, Thorley
Walters, Alexander Knox, Robert Crewdson, John Harvey - GB – 1966 – Durata
L’avvocato Reinhardt Klermer (John
Harvey) muore investito da un’auto,
Frank Faville (Alexander Knox) avvelenato, Martin Roth (Thorley Walters)
ustionato mortalmente con la fiamma ossidrica, Victor Ledoux (Robert Crewdson)
impiccato. L’ispettore
Holloway (Patrick Wymark) di Scotland Yard cerca di dipanare la
matassa ed è colpito da un segno distintivo che
l’assassino lascia sul luogo del delitto; una bambola di cera che riproduce
perfettamente il volto della vittima. Nel corso dell’indagine scopre che i
quattro assassinati facevano parte di una commissione che operava nella Germania
post nazista e che, in maniera subdola, aveva confiscato i beni di Victor Von
Sturm, riducendolo sul lastrico. Holloway dirige le indagini sulla vedova Von
Sturm (Margaret Johnston) una donna
inchiodata su una sedia a rotelle, vittima di una paralisi isterica
che vive in un laboratorio dove confeziona bambole di cera in compagnia del
figlio Mark (John Standing).
Il responsabile dei delitti è Mark ed aveva
architettato tutto il piano per vendicarsi dei quattro malfattori e far
ricadere, poi, le colpe sulla madre, una donna disturbata e che odiava
segretamente.
Il regista ambienta la vicenda a
Londra ed impagina un horror lento e noioso nella prima parte ma che si ravviva
in un finale ricco di colpi di scena; dopo una caduta accidentale Mark rimane
paralizzato e la madre lo trucca e lo riduce ad una bambola parlante.
Scritto dall'americano Robert Bloch, autore di
Psycho.