“La tela del ragno” (“The cobweb”)

Regia: Vincente Minnelli

(USA -1955- Durata 124’)

 

Trama: “I guai ebbero inizio…”. Questa scritta, posta nella scena d’apertura del film, potrebbe gettare ombre sul prosieguo della narrazione. Minnelli, bravo a miscelare humour e drammaticità, ci tranquillizza subito, regalandoci, sin dalla prima scena, un folgorante scambio di battute. Steven, uno dei pazienti ricoverati (mezzo artista e mezzo svitato) si rivolge a Karen, la moglie di Luis, il direttore della Clinica:  “Nella clinica sono tutti matti… Non distingue i pazienti dai medici”. Karen prontamente gli risponde: “Io si, i pazienti migliorano.” Nel corso della narrazione, scopriamo che nella clinica occorre cambiare le tende nella sala di lettura dei pazienti. Vichy, la permalosa amministrativa (attenta solo alle spese di bilancio) è orientata a scegliere le tende meno costose; Louis, in nome della “terapia ambientale”, vuole che Steven si occupi dei disegni e che gli altri pazienti s’impegnino nella loro confezione; Karen (per sentirsi utile e stare più vicino al marito che la trascura) trama per imporre al Consiglio la stoffa di suo gradimento. (...)

 

Per lo sviluppo della trama, il commento e le note critiche si rimanda al volume 

                                        "Il cineforum del dottor Freud"

                                                 di Ignazio Senatore

                                         Centro Scientifico Editore (2004)

                 

  

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