Isola La tredicesima personalità (Tajnuu Jinkaku Shojo)

Mizutani Toshiyuki con Kimura Yoshino, Tezuka Satomi, Kurosawa Yu, Watanabe Makiko, Ishiguro Ken - Giappone – 2000 - Durata 99’

 

Un devastante terremoto si abbatte sull’isola di Awajima e Yukari (Kimura Yoshino) una volontaria della protezione civile arriva nella città di Kobe per aiutare gli sfollati ed è ospitata dalla dottoressa Nomura (Tezuka Satomi) una giovane psichiatra che ha in cura Chihiro (Kurosawa Yu) un'adolescente affetta da personalità multipla. Yukari è fatalmente attratta da Chihiro, creatura fragile, delicata e misteriosamente coinvolta in un paio di inspiegabili suicidi che hanno coinvolto un adolescente ed un reduce della guerra, corroso dai sensi di colpa per essere sopravvissuto al suo reggimento completamente. Decisa a scavare nel passato della ragazza, Yukari scopre che la dottoressa Takano (Watanabe Makiko) è morta durante il terremoto mentre stava conducendo con l’aiuto del dottor Manabe (Ishiguro Ken) in una vasca di deprivazione sensoriale, degli esperimenti sulla separazione tra mente e corpo. A seguito di quello esperimento Chihiro, affetta da tredici personalità differenti, era rimasta vittima di una maledizione.  Legata a filo doppio con Chihiro e divorata dai medesimi fantasmi Yukari, sul finale, libera la paziente da quel maleficio.

Pellicola ricca di uno straordinario fascino visivo che mette al centro l’inarrestabile viaggio nella follia delle due giovani protagoniste. “Chi sono io? Perché i miei pensieri mi entrano dentro?” si ripete Yukari nelle prime battute del film ma nonostante i dubbi e perplessità sulla propria identità decide di aiutare Chihiro e ne esce vittoriosa. Al  di là di alcune incomprensibili divagazioni presenti nel testo, il regista mischia horror e fantasy, lascia sullo sfondo gli esperimenti di deprivazione sensoriale ed accenna vagamente a dei fantomatici effetti prodotti dalla separazione tra mente e corpo che seminano terrore e sconforto. Di grande impatto emotivo la scena che mostra un professore che molla uno schiaffo a Chihiro; un attimo dopo le diverse personalità della ragazza prendono vorticosamente vita, in rapidissima successione sullo schermo e, dopo aver sprigionato il loro malefico potere, lo spingono a suicidarsi. Non mancano i tocchi gore e qualche frammento in bianco e nero che mostra un film I racconti della luna pallida d’agosto, ispirato ad un romanzo che Chihiro amava leggere.

 

 

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