Ipotesi di complotto (Conspiracy theory)

di Richard Donner con Mel Gibson, Julie Roberts, Patrick Stewart - USA – 1997 - Durata 134’

 

Il tassista Jerry (Mel Gibson) mentre conduce i passeggeri da un capo all’altro di New York farnetica sulle trame che i potenti del mondo stanno architettando e svela che, secondo lui, i Grateful Dead sono delle spie britanniche e che Oliver Stone fa disinformazione per conto di Bush. Invano Jerry prova a convincere Alice Sutton (Julie Roberts) procuratore al Ministero di Giustizia, figlia di un giudice federale misteriosamente ucciso anni prima, ad indagare sui complotti orditi dalla CIA ma lei, credendolo matto, si limita, pazientemente, ad ascoltarlo. Ma quando gli uomini del dottor Jonas (Patrick Stewart) psichiatra della CIA provano ad ammazzarlo e fanno irruzione nel suo appartamento con una azione tipica da guerriglia, Alice comprende che le teorie di Jerry non sono del tutto campate in aria. Dopo una serie di colpi di scena Alice scopre che Jerry, vittima dei mostruosi esperimenti del dottor Jonas, era stato programmato per uccidere suo padre ma all’ultimo momento, si era rifiutato di compiere la missione. Dopo mille colpi di scena riescono a smascherare Jonas.

Donner impagina un classico film d’azione, su cui spruzza sopra una stiracchiata storia d’amore e una flebile denuncia sugli oscuri traffici del governo americano e della CIA. Jerry è descritto come un paranoico un po’ svitato ma allegro ed esuberante, Alice funge da tappezzeria e Jonas è il classico psichiatra senza scrupoli che, con le sue ricerche sugli allucinogeni, sugli elettroshock e sulla deprivazione sensoriale programmava le menti delle persone, trasformandoli in assassini. Da segnalare  l'auto-citazione del regista che mostra una sequenza da Ladyhawke pellicola che ha diretto nell’1985.

 

 

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