Instinct – Istinto primordiale (Instinct)
di John Turteltaub con
Anthony Hopkins, Donald Sutherland, Cuba Gooding Jr - USA –1999 -
Durata
Ethan Powell (Anthony Hopkins) famoso
antropologo ed ex professore dell’Università di Miami, accusato di aver ucciso
delle guardie in Rwanda, rientra in America per essere processato. Rinchiuso in
un manicomio criminale e messo sotto stretta sorveglianza, incapace di
controllare i propri istinti, si mostra inizialmente violento ed irascibile poi,
inspiegabilmente, si chiude nel più assoluto mutismo. Allo psichiatra Ben
Hillard (Donald Sutherland) è affidato il compito di periziarlo e l’illustre
clinico decide di avvalersi della collaborazione di Theo Caulder (Cuba Gooding
Jr) un giovane collega molto ambizioso che si butta a capofitto sul caso e
s’impegna allo spasimo per cercare di trovare anche il più piccolo varco nella
mente del paziente. Nel corso dei colloqui Caulder scopre che Powell ha vissuto
con i gorilla nel bel mezzo della foresta per quasi due anni, assumendone i loro
comportamenti e che aveva ucciso i due uomini solo per salvare i gorilla da un
sanguinoso sterminio. Il tempo stringe e Caulder deve dimostrare al giudice che
Powell non è pericoloso. In manicomio i secondini danno da tempo vita ad un
gioco con le carte da gioco, sadico e violento, che umilia ed irrita i pazienti
che, esasperati, si ribellano; Powell approfitta della confusione, fugge e
ritorna nella foresta in mezzo ad i suoi amati gorilla.
Pellicola che condanna la cieca e
barbara violenza del genere umano perpetrata ai danni degli animali e lancia un
atto d’accusa contro il progressivo e lento distacco dell’uomo dalla natura. Il
regista ambienta la vicenda prevalentemente nel gelido e claustrofobico
manicomio criminale a cui oppone le enormi e lussureggianti distese della
foresta dove vivevano, un tempo felici i gorilla e le altre specie animali. La
figura di Powell, un antropologo, inselvatichito e regredito, appare fin troppo
sfuocata e Caulder, ammantato di una romantica abnegazione, fin troppo giovane
ed inesperto. Sullo sfondo la figura di Lyn (Maura Tienery) figlia del famoso
antropologo che narra al dottor Caulder del suo amato/odiato genitore. Ne cast
John Ashton nei panni di Dacks, una perfida e cinica guardia carceraria.
Ispirato al romanzo Ishmael di Daniel
Quinn.