Incubo d'amore (Dream lover)

di Nicholas Kazan con James Spader, Mädchen Amick, Robert David Hall - USA – 1994- Durata 103’

 

Spirito inquieto, il giovane e ricco architetto Ray Reardon (James Spader) divorzia da Marta e ad una festa incontra Lena Mathers (Mädchen Amick) una donna bella, elegante e seduttiva. E’ il classico colpo di fulmine ed, in un lampo, la sposa.  Passano gli anni e la coppia è allietata dalla nascita di due bambini ma Lena, sempre più sfuggente e misteriosa, trascorre ore al telefono con una fantomatica Debbie ed è sempre fuori casa. Ray inizia a scovare nel suo passato e scopre che gli ha raccontato una montagna di bugie. La tensione sale alle stelle, Ray l’accusa di tradirlo, perde le staffe e le molla qualche ceffone. Lena chiama immediatamente la polizia ed uno psichiatra, il dottor Sheen (Robert David Hall) dispone che Ray sia rinchiuso per osservazione in una clinica per malattie mentali. Nel corso del dibattimento Lena accusa il marito di essere un uomo violento e di averla picchiata più volte negli anni; Larry prova, invano, a ribaltare le accuse ma il giudice, reputandolo un soggetto pericoloso, ordina il suo ricovero in una clinica psichiatrica. Lena è raggiante e si gode la sua trionfante vittoria ma prima di partire va a salutare per l’ultima volta il marito che, avendo deciso di rovinarle la festa, ha ancora in serbo qualche sorpresa.

Al suo esordio alla regia, Nicholas Kazan, figlio del grande Elia, dirige un thriller elegante, raffinato e dotato di un certo fascino. La confezione è un po’ troppo levgata e non convincono Lena nei panni della classica dark-lady cinica, fredda e calcolatrice, né Harry, in quelli di un uomo passivo e senza spina dorsale.

Kazan, figlio d’arte, impreziosisce la narrazione con delle avvolgenti immagini oniriche dove compaiono diversi clown di un circo che si rivolgono a Ray e gli ricordano che Lena non è la sua donna ideale e che avrebbe dovuto continuare a vivere al fianco di Marta. Il finale a sorpresa imprime però alla pellicola la giusta accelerazione e riscatta dei buchi in sede di sceneggiatura. Discutibile la scelta del giudice di ricoverare in clinica Ray così frettolosamente e troppo sbiadita la figura del dottor Sheen, uno psichiatra che, abbagliato dalla bellezza di Lena, finisce per essere intrappolato nel suo gioco. Il titolo originale fa ironicamente riferimento all’ossessione del protagonista che, sin dalle prime battute del film, non è mai convinto di aver trovato la donna ideale.

 

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