Intervista a Francesca Inaudi

 

 

Il successo, si sa, può far girare maledettamente la testa. Ne è immune da questa insidiosissima sindrome Francesca Inaudi, la giovane e talentuosa protagonista del super-premiato “Dopo mezzanotte”, film cult diretto da  Davide Ferrario. Stasera sarà consegnato il Premio Linea d’ombra Film Festival” a lei ed alle attrici Barbora Bobulova e Teresa Saponangelo. Francesca è fresca, spigliata, autoironica e nel corso della chiacchierata, lascia trasparire una capacità d’analisi, inusuale (forse), per una ragazza della sua età.

 

“Se non lavoro sto male. Cerco, naturalmente di scegliere dei prodotti di qualità e quelle cose che mi permettono di comunicare qualcosa al pubblico. Purtroppo nel cinema attuale non è importante quanto siano bravi gli attori, i registi o gli sceneggiatori. Quello che conta non è la qualità ma se il prodotto funziona o meno sul mercato. La televisione ha rovinato il cinema perché ha abbassato il livello dell’espressività. E’ purtroppo vero quanto Maurizio Costanzo diceva a Chiambretti: “La televisione adesso la fa il pubblico”. Anche al cinema tutti possono fare “qualsiasi cosa” ed il cinema, che un tempo era un fatto straordinario, è diventato un po’ come la televisione, un prodotto assolutamente ordinario. Naturalmente, va ricordato che anche nel mondo del cinema ci sono delle eccezioni e che non tocca generalizzare. L’importante, però, è fare il proprio lavoro e farlo bene.”

 

Nonostante la sua spietata analisi dei meccanismi produttivi all’interno del cinema, Francesca Inaudi non demorde e, dopo la sua intensa interpretazione di “Dopo mezzanotte”, prova di nuovo a sorprendere il pubblico con “L’uomo perfetto”, pellicola diretta dal giovane Luca Lucini, apprezzato regista del film giovanilista “Tre metri sopra il cielo”.

 

“L’uomo perfetto” è una commedia romantica, in stile con i film americani alla Meg Ryan o quelli britannici alla Bridget Jones e parla di situazioni sentimentali, di amore e di emozioni. In realtà le scene comiche sono più smorzate di quello che si possa credere. Al di là della storia godibile e divertente, lo spettatore rimarrà di certo sorpreso da come è stata filmata Milano, la città dove è ambientata la storia. La visione di Milano, non è affatto usuale, non è stereotipata e potrebbe somigliare a quella di una qualsiasi capitale europea.”  

 

La vicenda narra di Lucia (Francesca Inaudi) una giovane e brillante pubblicitaria, innamorata, segretamente, sin da quando è adolescente, di Paolo (Giampaolo Morelli). Il fato ci mette lo zampino ed il “suo” Paolo prende una “cotta” per Maria (Gabriella Pession), la sua migliore amica. Lucia non si darà per vinta e farà di tutto per conquistare il suo amato. Complice in questa sua “disperata” impresa Antonio (Riccardo Scamarcio) un attore squattrinato che verrà plasmato secondo i gusti della protagonista. Una serie di colpi di scena, arricchirà, con il classico lieto fine, la frizzante pellicola.

 

“In questo film l’atmosfera era completamente diversa da “Dopo mezzanotte”. Se nel film di Ferrario la sceneggiatura era quasi un canovaccio e la troupe era ridotta all’ossa, ne “L’uomo perfetto”, con tutti i vantaggi e svantaggi del caso, si respirava il clima della mega-produzione. Anche i ritmi ed i modi erano completamente diversi perché la pellicola di Ferraio era assolutamente indipendente ed autoprodotta.”

 

Riuscirà il film di Lucini ad ottenere il successo che quest’anno il pubblico ha tributato a “La donna perfetta”, remake de “La fabbrica delle mogli” ed interpretato da Nicole Kidman? Per i fans della Inaudi un’altra lieta notizia. Ha già girato alcune scene dell’ultimo film di Cristina Comencini “La bestia nel cuore”, pellicola tratta dal suo romanzo omonimo.  

 

“Mi sono trovata benissimo a lavorare con lei. Ma di questo film, non posso rivelare nulla. E’ tutto assolutamente top-secret.” Come (non) concludere questa intervista con la più banale delle domande? “Il mio uomo perfetto? Deve essere una persona che corrisponde a te, che ti fa vibrare delle corde interne. E’ uno che deve piacere alla sua donna."

 

L’Articolo – Redazione napoletana de L’Unità- 23-4-2005

 

 

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