Iago
di
Volfango De Biasi. Con
Nicolas Vaporidis,
Laura Chiatti,
Aurelien Gaya,
Lorenzo Gleijeses, Italia -
2008 – Durata
Venezia, 2009. Iago (Nicolas Vaporidis) brillante studente di
architetturaama
di umili origini è innamorato della giovane e bella Desdemona (Laura Chiatti)
figlia del prof. Brabanzio (Gabriele Lavia) rettore dell'ateneo. La ragazza
s’invaghisce a prima vista del ricco Otello (Aurelian Gaya) figlio di un
importante architetto di fama internazionale a cui Brabanzio affida l’incarico
come responsabile del progetto dell'allestimento della Biennale. Furente e
deluso, Iago trasuda di rabbia di rancore e per vendicarsi, con la complicità
dei due amici Emilia e Roderigo, inizia a tessere una trama per screditare
l’incompetente rivale, per far fallire il suo progetto della Biennale e per
cercare di riconquistare il cuore dell’amata. Iago fallirà nei suoi intenti e,
smascherato, si ritroverà, nel finale, con un pugno di mosche tra le mani.
Regalandogli un tocco che vagamente sa di commedia ed un ritmo agile e
scattante che strizza l’occhio alla fiction, il regista prova a modernizzare il
dramma shakespeariano affidandosi a due degli attori più popolari dell’attuale
cinema giovanilista italiano. L’operazione, smaccatamente costruita a tavolino,
non dà i frutti sperati ed il dramma del giovane protagonista, accecato
dall’odio e dal desiderio di vendetta, non trafigge il cuore degli spettatori.
Il film risulta verboso, l’intrigo e gli inganni mal costruiti ed i personaggi
che ruotano intorno a Iago abbozzati così frettolosamente da apparire delle
marionette incapaci di cogliere anche i più elementari aspetti della realtà.
Moralistica la contrapposizione tra i diversi ceti sociali dei giovani
protagonisti e poco convincenti e graffianti gli attacchi alla corruzione ed al
nepotismo che regnano nel mondo universitario. Chiatti e Vaporidis provano
(invano) a salvare il salvabile.
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