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Casa, dolce casa (Home)
di
Ursula Meier con Isabelle Huppert, Olivier Gourmet, Adelaide Leroux, Madeleine
Budd, Kacey Mottet Kein - Svizzera - Francia – 2007 – Durata
La tranquilla esistenza di Marthe e Michel (Olivier Gourmet) e dei loro tre
figli Judith (Adelaide Leroux), Marion (Madeleine Budd) ed il piccolo Julien (Kacey
Mottet Kein) è sconvolta da un evento imprevisto; dopo dieci anni viene riaperto
il tratto d’autostrada che è a due passi dalla loro abitazione, in piena
campagna. Quel luogo isolato dal mondo, dove regnava la pace ed il silenzio, si
tramuta, in un lampo, in un inferno che vomita solo smog e rumore. Di fronte a
questa indigeribile realtà, Marthe si chiude sempre più in se stessa, Marion e
Julien assumono dei comportamenti strani e bizzarri, Judith, selvatica e
rabbiosa, è nervosa ed insofferente e Michel, come caduto in una trance
ipnotica, assiste passivo allo sfaldamento del nucleo familiare. La follia e la
deriva bussano alla porta. Un finale (consolatorio?) chiude la vicenda. Con
ironia ed originalità, all’esordio, Meier lambisce i territori cari al satirico
ed al grottesco ed estremizza volutamente il disagio di una famiglia che, dopo
aver visto il luogo idilliaco dove abitava trasformarsi in una prigione, persi i
propri punti di riferimento interni, si lascia andare, distruttivamente, ad un
inarrestabile “cupio dissolvi”. La regista impagina una gustosa commedia,
apocalittica e surreale e l’assoluta incapacità di un gruppo familiare di
adattarsi ad un dato di realtà, che ha mutato profondamente le loro esistenze, e
di trovare, al proprio interno una via d’uscita che li sblocchi dalla loro
paralisi emotiva, si presta ad infinite chiavi di lettura. Gli astratti dialoghi
tra Julien e Marion sono da incorniciare ed Huppert e Gourmet, perfettamente
calati nel loro ruolo, chiudono il cerchio. Infelice (come al solito) la scelta
del sottotitolo nella versione italiana che con quel “casa, dolce casa” strizza
l’occhio ad una (stupida?) commedia.
Dalla Rivista Segno
Cinema - N 159 - Settembre - Ottobre 2009
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