Gun shy – Un revolver in analisi (Gun
shy)
di Erik Blakeney con Liam Neeson,
Sandra Bullock , Oliver Platt, Michael Mantell, Josè Zuniga, Michael Delorenzo-
USA – 1999 – Durata
Charlie (Liam Neeson) agente
speciale del DEA, nucleo speciale antidroga della polizia di New York, deve
infiltrarsi in una banda composta dal temuto e feroce Fulvio Nesstra (Oliver
Platt) un gangster da strapazzo, vittima della moglie fallica che lo tratta come
uno zerbino. Charlie entra in contatto con Fidel (Josè Zuniga) il boss rivale e
con Estuvio (Michael Delorenzo) due narcotrafficanti colombiani senza scrupoli.
La posta in gioco è molto alta e Charlie inizia ad somatizzare sempre più la
propria ansia. Sempre più insonne, teso e nervoso decide di affidarsi alle cure
del dottor Jeff Bleckner (Michael Mantell) uno psicoterapeuta che gli suggerisce
una terapia di gruppo. Dopo qualche resistenza Charlie s’integra perfettamente
con gli altri pazienti; un signore costretto a comportarsi da duro per non
essere travolto dalla vita, un uomo che si morde la lingua o il palmo della mano
ogni qual volta vorrebbe fare o dire qualcosa di sconveniente e due manager in
crisi e sotto stress. Charlie s’infiltra nell’organizzazione e come prevedibile
rischia di lasciarci
Commedia senza pretese che mantiene un buon ritmo e che scivola addosso senza lasciare traccia. Il regista più che all’introspezione psicologica dei personaggi punta sulla commedia ed inanella una serie di gag che dovrebbero strappare le risate dello spettatore. Ma le trovate sono fiacche e la sofferenza di Charlie è talmente ridicolizzata da apparire impalpabile. Le sedute di gruppo sono però divertenti ed il dottor Bleckner si limita, senza colpo ferire, ad ascoltare le bizzarre storielle dei pazienti.