Il folle (Deranged)
di Jeff Gillen e Alain Ormsby con Robert Blossom, Leslie Carlson, Marion
Waldman -USA – 1974- Durata
Amanda Cobb (Cosette Lee) vittima di una paralisi è inchiodata a letto da dodici anni, accudita, giorno e dopo, da suo figlio Ezra Cobb (Robert Blossom). Prima di esalare l’ultimo respiro lo mette in guardia dalle donne che, ad eccezione di Maueren Selby (Marion Waldman) la sua vecchia amica cicciona, sono tutte delle insaziabili peccatrici e portatrici di malattie. Ezra, un soggetto debole mentalmente è solo, non lavora e non ha amici ed incapace di tollerare la perdita della madre, le scrive delle lettere immaginando che lei sia partita per un viaggio lontano. Sempre più allucinato, trafuga il suo cadavere, lo porta a casa, lo veste e ci parla come se lei fosse viva. Ezra conosce Maueren Selby ma quando lei inizia a sedurlo, l’uccide. Da quel momento in poi continua a profanare tombe, a trafugare cadaveri perchè facciano compagnia alla madre e ad uccide due giovani donne, colpevoli di averlo eccitato sessualmente. Gli abitanti della piccola cittadina lo smascherano, gli incendiano la fattoria e lui muore tra le fiamme.
La pellicola s’ispira ad una vicenda
reale ed un giornalista-narratore (Leslie Carlson) racconta che il protagonista,
all’epoca, fu definito “il macellaio di Woodside”. Il film ruota intorno alla
figura folle del protagonista, orfano di padre da quando aveva dieci anni,
plagiato e vessato da una madre più folle e disturbata di lui. L’avvio del film
è inquietante ma poi il regista frena e si limita a mostrarci, in maniera
ripetitiva, i macabri rituali del protagonista.. Non mancano però le scene di
grande impatto emotivo e quell’atmosfera torbida e malsana che si respira nel
film ti resta appiccicata addosso come sabbia bagnata. Il titolo originale è più
calzante di quello italiano e rimanda più chiaramente non allo sconvolgimento
mentale del protagonista ma allo sconcerto che l’intera vicenda procura.