Due cuori e una provetta
di Josh Gordon e Will
Speck con Jennifer Aniston, Jason Bateman, Patrick Wilson, Thomas Robinson –
USA – 2010 – Durata
New York. La quarantenne Kassie
(Jennifer Aniston) ha una voglia matta di avere un bambino e, non avendo nessuna
relazione affettiva soddisfacente, decide di affidarsi ad un donatore di sperma.
La sua scelta ricade su Roland (Patrick Wilson), un bamboccio tutto muscoli e
poco cervello. Wally (Jason Bateman) segretamente innamorato di lei e suo amico
da sempre, prova, invano, a farla desistere dal suo progetto e la sera del party
dell’inseminazione, completamente ubriaco, scambia il proprio seme con quello di
Roland. Kassie, all’oscuro di tutto, si ritrova incinta e madre di Sebastian.
Sette anni dopo ritorna nella Grande Mela con suo figlio, un ragazzino timido,
nevrotico ed insicuro che non solo lega perfettamente con Wally ma gli
assomiglia come una goccia d’acqua. Wally che fino ad allora aveva rimosso
quanto successo quella fatidica sera, ricollega i fili della memoria e scopre di
essere il padre di Sebastian. Ma come confessare a Kassie la sconvolgente
verità?
Commedia traballante che procede senza
guizzi fino allo sdolcinato finale che rimpolpa l’ormai folta schiera di film
che de-sacralizzano i temi della maternità/paternità.
Più che per l’inconsistenza dei dialoghi
e per la povertà dell’intreccio narrativo, il film colpisce per la scelta dei
registi che, disertate le riflessioni sulla maternità da parte della
superficiale e vaporosa Kassie, declinano al maschile la vicenda che vira sulla
scoperta (tardiva) della paternità dell’indeciso e tentennante Wally. Una scelta
tesa a mischiare un po’ le carte ed a sorprendere (forse) lo spettatore che non
convince e che rende ancora più pasticciata ed artificiosa la matassa narrativa.
Dal naufragio generale si salva però la figura del simpaticissimo ma fin troppo
adultizzato Sebastian. Come al solito il titolo originale (“Switch”) è più
intrigante e meno stupido di quello italiano.
Nel cast Jeff Goldblum e Juliette Lewis. Dal racconto “Baster” di Jeffrey
Eugenides.
Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 171 Settembre - Ottobre 2011