Intervista a
Donatella Finocchiaro
“Mi sono laureata in Giurisprudenza ma la mia grande passione era quella di recitare. Quando mio padre mi vide ne Le Mosche di Jean Paul Sartre, al termine della recita, commosso, mi disse:“ Va bene, farai l’attrice. Ho perso un avvocato in famiglia.”
Chi parla è Donatella Finocchiaro,
il volto più intenso ed espressivo del nuovo cinema italiano. Dopo il suo
folgorante debutto nel
“In questo road movie, ambientato a Genova, il mio ruolo è quello di una moderna figlia dei fiori che dipinge, che si prende cura dei suoi bambini, che coltiva fiori, una sorta di mamma perfetta, sposata a Vinicio. Nel corso del film si scopre il lato oscuro di mio marito, una persona apparentemente perbene. Sarò poi sul piccolo schermo in Crimini, una serie televisiva per RAI Due, firmata da Faletti, Ammanniti ed altri giallisti italiani. L’episodio nel quale compaio assieme a Rolando Rovello, scritto da Carlo Lucarelli, s’intitola Niente di personale e narra di un soldato che viene rapito da un killer. Ho poi preso parte con John Turturro ad un documentario per la regia di Roman Paska che s’intitola Sicilia e che narra alcune storie incrociate. In una di queste John torna in Sicilia alla ricerca delle proprie origini ed incontra diversi siciliani; io, invece, volo a New York e vado un po’ in giro con la macchina da presa. Dopo aver fatto anche un salto a Little Italy intervisto artisti siciliani come Mimmo Cuticchio, Emma Dante e Vincenzo Perrotta che s’interrogano sull’arte dell’attore.”
Ma le sorprese non finiscono qui e la vulcanica ed affascinante Donatella confida:
“Sono poi in attesa di
vedere alla luce quello che Bellocchio ha girato per tre anni, un medio
metraggio che dovrebbe essere, forse, il seguito di “Sorelle”dove interpreto la
madre di sua figlia Elena che compare in un arco di tempo che va dai
sei anni ai quattordici. Quanto ai miei personali progetti, sto
preparando uno spettacolo teatrale che è un omaggio a Rosa Balistreri, una delle
più intense cantanti siciliane. Del resto, artisticamente, sono cresciuta con la
tradizione popolare teatrale siciliana. Ho esordito nel
Articolo pubblicato su EPOLIS 27.7.2009