I diari della motocicletta di Walter
Salles - 2004
“I diari della motocicletta”, narra del
viaggio intrapreso dal giovane studente in medicina Ernesto Guevara de
Il viaggio, duro, ricco di sorprese e di
imprevisti, durerà otto mesi ed permetterà loro di attraversare il Cile, il Perù
ed il Venezuela. La fame, la miseria, lo sfruttamento di quelle popolazioni
scaveranno irrimediabilmente dentro l’anima sensibile ed irrequieta di Ernesto.
Basato sui diari scritti da Alberto
Granado e da Ernesto Guevara (pubblicati da Feltrinelli con il nome
"Latinoamericana”) il film, ambientato negli Anni Cinquanta, è scandito per
quadri. Tenero, scansonato ed irriverente nella prima parte, assume, nel corso
della narrazione, una struttura più solida e compatta, fino a lambire le
fattezze di un vero e proprio reportage.
Walter
Salles (già autore dello splendido “Central do Brasil”) non cade nel
rischio di “beatificare” il giovane Guevara ma anzi, “coraggiosamente” ce lo
mostra come un ragazzo malaticcio e perennemente affetto da asma bronchiale. Nel
complesso questo atipico film “on the road”, ti avvolge con i suoi tiepidi
sussulti e riesce a strapparti anche qualche timido sorriso.
Il giovane Gael Garcia Bernal ha una
bella faccia simpatica e, senza strafare, riesce a dare credibilità al suo
personaggio. Dopo la visione del film resta, però, insoluto un amletico dubbio:
se il regista ci avesse narrato le vicende di un illustre sconosciuto, la
pellicola ci avrebbe “catturato” allo stesso modo?
Ma a ben vedere, (forse) il vero
protagonista di questo film non è l’icona rivoluzionaria di tante generazioni ma
il paesaggio nudo, selvaggio e sconfinato dell’America Latina.
Recensione pubblicata su L'Articolo- Redazione napoletana del
"L'Unità" - 08-8-2004