Dear John
di
Lasse Hallström
con
Channing Tatum,
Amanda Seyfried,
Richard Jenkins,
Henry Thomas
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Il soldato John Tyree (Channing
Tatum), in licenza nella natia Charleston, incontra Savannah Curtis (Amanda
Seyfried) e se ne innamora. Dopo aver trascorso con lei tre settimane
da favola parte nuovamente in missione. Dopo un anno di lettere tenere ed
infuocate, divorata dalla solitudine, Savannah decide di dare una svolta alla
propria vita. Ma il legame con John non è così facile da spezzare.
Pellicola senz’anima che conferma le
innumerevoli insidie insite nel travaso dalla pagina scritta allo schermo e che
fa il paio con la moneta difettosa (con una faccia da 1cent da un lato e da 5
cent dall’altra) tanto cara al protagonista. Il regista svedese non disdegna di
mostrare i muscoli dell’atletico John, un ragazzone introverso e silenzioso
vissuto al fianco del padre (Richard
Jenkins), un vecchietto depresso ed inebetito che trascorre le
giornate contemplando la sua collezione di monete e s’affida al visino
inespressivo della romantica Savannah, una studentessa dal cuore d’oro che si
occupa di Alan, il figlio autistico di Tim (Henry
Thomas). Come suggerisce il titolo originale del romanzo di Nicholas
Sparks (“Ricordati di guardare la luna”), Hallström punta sul potere magnetico
che la luna esercita sui due giovani
amanti e lascia che si agiti sullo sfondo il senso patriottico a stelle e
strisce, ferito e sanguinante dopo l’11 settembre.
Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 165 Settembre - Ottobre 2010