Intervista ad Antonietta De Lillo

 

Che strano. Nonostante la sua ricca storia, l’Italia, patria di santi e di navigatori, non ha mai posseduto un eroe nazionale. Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi ne è forse una pallida copia.  Un conte, come Cavour non avrebbe mai potuto infiammare le folle, né tantomeno un pensatore come Mazzini, con quella sua aria ascetica ed aristocratica. Quest’assenza c’è, si sente ed ha un suo peso nel nostro inconscio collettivo. Non a caso, scrittori e registi rispolverano, di tanto in tanto, qualche vecchio eroe del Risorgimento italiano e qualche aristocratica “rivoluzionaria”, nella speranza che questo vuoto, presente nel nostro inconscio collettivo, possa essere riempito. Questa volta ci prova Antonietta De Lillo, regista napoletana che ne “Il resto di niente”, il suo ultimo film, narra la storia di Eleonora Pimentel Fonseca, eroina della Repubblica Partenopea del 1799.

Il film sarà presentato il giorno 11 al Festival del cinema di Venezia ed andrà a rimpolpare la già fitta partecipazione di registi napoletani in Laguna.

Tenace e battagliera De Lillo ha “finalmente” terminato il suo film, dopo sette anni di estenuanti rinvii e di sofferte tribolazioni.

Nel 97 Antonietta riuscì ad assicurarsi l’opzione per portare sullo schermo il romanzo omonimo di Enzo Striano. Per una serie di ostacoli, il progetto fu poi accantonato e fu ripreso solo grazie all’intervento di una seconda casa di produzione.

Dopo pellicole convincenti come “Una casa in bilico”, “Matilda” e Non è giusto. Questo film sembra essere il suo film più “maturo” e personale, diverso dai precedenti anche nella scrittura cinematografica.

“Mi piace nascondermi dietro le storie siano esse tratte da romanzi o da fatti di vita vissuta. Mi piace cambiare abito. Non inseguo quello che è di moda e quello che può funzionare. Non sono legata ad un’idea politica, intesa in senso intellettuale ma sono attenta a quello che ci succede intorno e quegli avvenimenti del 99 appartengono ad un’idea romantica della vita più che della storia. Questi eventi sono raccontati nei libri di storia in un rigo ed io sento il bisogno di ridare vita a quei personaggi. Questo film mi ha impegnata sette anni e sono cresciuta con questa storia. Speravo di farlo uscire per il 1999, anno delle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione Partenopea ma oggi mi sembra più necessario perché i conflitti nel mondo e le ingiustizie si sono maggiormente acuite. Il mio film è storico, è in costume ma assolutamente attuale.

Come ogni trasposizione cinematografica che si rispetti, il film “tradisce” il romanzo da cui è tratto.

“Non sono stata fedele al testo ma sono rimasta fedele al suo spirito. Ho aggiunto delle figure come quelle del Filangieri e ne ho eliminate delle altre. Nel mio film Eleonora è già sul patibolo e ripercorre in flash-back ed in ordine cronologico tutta la sua vita. Nel romanzo Striano inizia il racconto da lei bambina che parte per Napoli. Il film è visto attraverso la sua sensibilità. Eleonora era di origine portoghese e la scelta di Maria De Medeiros, l’attrice protagonista, non è stata un caso. Il mio sforzo è stato quello di calarmi dentro i personaggi storici e di non  lasciarmi intimidire dalla storia.”

Un altro personaggio “difficile” per Maria de Medeiros, già interprete qualche anno fa, nel film di Philip Kaufman, della scrittrice Anais Nin, altra donna simbolo della rivoluzione al femminile.

“Ho visto poco l’opera che i Taviani hanno confezionato per la TV e la grande differenza è legata al testo di riferimento. I Taviani, registi che stimo moltissimo, non hanno attinto dal romanzo di Striano ma da quello di Dumas. Io amo più Eleonora che la Sanfelice. La forza del mio film non solo viene da me, dal romanzo ed anche se ha un respiro universale questa è una storia “napoletana”.

Girato in una Napoli che non si vede quasi e con attori e collaboratori napoletani, il film si avvale della fotografia di Cesare Accetta, dei disegni di Oreste Zevola e delle musiche di Daniele Sepe.

 

L'Articolo- Redazione napoletana del "L'Unità" - 10-9-2004

 

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