Dark city
di Alan Proyas
con Rufus Sewell, William Hurt, Jennifer Connelly, Kiefer Sutherland, Colin Friels - USA (1998) - Fantascienza - Durata 100’
Uno spietato serial killer si aggira per Dark City uccidendo donne anziane. L’implacabile ispettore Frank Bumstead (William Hurt) è sulle tracce di John Murdoch (Rufus Sewell). L’uomo sembra essersi volatilizzato nel nulla e sua moglie Emma (Jennifer Connelly) denuncia alla polizia la sua scomparsa. Ma John è vivo ed è dotato degli stessi poteri che hanno gli Stranieri, un ristretto gruppo di eletti che domina la Terra. John è infatti l’unico umano che può “accordarsi” e resistere all’imprinting, una tecnica ideata dal dottor Daniel P. Schreber (Kiefer Sutherland), uno psichiatra che grazie a un siero cancella la memoria di un individuo, la mescola con quella di altre persone, la riprogramma all’infinito, fino a fargli perdere l’identità. Frank s’imbatte in Eddie Walensky (Colin Friels), un ispettore di polizia (...)
Per lo sviluppo della trama, il commento e le note critiche si rimanda al volume
"Psycho cult- Psicodizionario del cinema di genere"
di Ignazio Senatore
Centro Scientifico Editore (2006)