Condannato a nozze di Giuseppe Piccioni -1993

Roberto (Sergio Rubini), giovane e quotato avvocato divorzista, ama Sandra (Margherita Buy) ma la tradisce con Gloria (Valeria Bruni Tedeschi). Corroso da dubbi ed incertezze, irresistibilmente attratto da altre donne, finirà per sdoppiarsi in due personalità completamente scisse tra loro; uno dei due Roberto sposa Sandra, abbandona il lavoro e si trasforma in una sorta di moralizzatore che si batte, a spada tratta, contro gli intrighi e le bugie di chi lo circonda; l’altro Roberto, infedele, cinico ed irridente, fa l’amore con Simona (Olivia Gozzano), la sorella di Gloria, si concede una turbolenta relazione con la giovanissima Olivia (Asia Argento) e continua a ronzare intorno a Gloria. Prima di crollare psicologicamente, Roberto telefona alla psicoanalista (Patrizia Sacchi), con la quale è in cura. e le racconta il suo ultimo sogno. Dal contenuto del materiale onirico la dottoressa intuisce che lui ha tentato il suicidio, si reca a casa sua e lo salva.  Piccioni si sdogana dal cosiddetto cinema “carino” ed impagina una favola nera, grottesca e surreale che ruota intorno al tormentato protagonista, incapace di avere una relazione adulta e soddisfacente con una donna. Il regista marchigiano rende omaggio a Truffaut ed al suo indimenticabile L’uomo che amava le donne (1979) e lascia che la vicenda ruoti intorno al tormentato e nevrotico protagonista, divorato dalle sue febbrili e farneticanti ossessioni.  Fresco e spontaneo esordio di Asia Argento, affiancata da una sofferta ed inconsolabile Valeria Bruni Tedeschi. Buone le prove di Rubini e Buy riuniti nuovamente dal regista dopo Chiedi la luna.


Per l'intervista al regista Giuseppe Piccioni, l'antologia della critica e della critica online del film si rimanda al volume di Ignazio Senatore: "Conversazione con Giuseppe Piccioni" - 2013 -Falsopiano Editore

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