Coming Soon

di Sopon Sukdapisit con Chantavit Dhanasevi, Vorakan Rojchanawat, Punch-Vorakam- Rojjanavatchra. - Tailandia - 2008 – Durata 95’

 

In origine c’era Buster Keaton con il suo indimenticabile La palla n.13, storia di un cameramen che s’addormenta durante la proiezione, finisce nel film e si mescola ai personaggi. Poi fu la volta di Woody Allen e del suo irresistibile La rosa purpurea del Cairo, con un inimitabile Jeff Daniel nei panni di un soldato in abiti coloniali che attraversa lo schermo colpito dalla presenza in sala della romantica Mia Farrow. Tutt’altro clima si respira in questo horror thailandese, dove banditi sorrisi e vis comica, ci si imbatte nei proiezionisti Yod e Shane (Chantavit Dhanasevi) che decidono di doppiare clandestinamente, prima dell’uscita nelle sale “Evil spirit”, un film che narra di una vecchia che impazzisce, acceca gli occhi di tre bambine e viene poi impiccata dagli abitanti del villaggio. Il fantasma della vecchia si materializza, perseguita i due protagonisti che finiscono per diventare dei personaggi del film. Sukdapisit da fondo a tutti gli stilemi del genere, ripropone ossessivamente, la scena dell’impiccagione e gioca tutto sulla sottile linea che separa realtà ed allucinazioni. Cinema nel cinema, una strizzatina d’occhi agli snuff-movies e lo spunto per diverse riflessioni meta-cinematografiche; l’uso della duplicazioni delle immagini, la differenza tra copia ed originale e soprattutto un costante rimando al significato simbolico di quelle immagini che, al cinema,  mostrano l’accecamento di un personaggio (Un chien andalou di Luis Bunuel docet).. Pellicola che non scontenta gli amanti del genere, con i primi dieci minuti da brivido che mozzano il fiato ed incollano alla poltrona lo spettatore.

 

 

Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 171 Settembre - Ottobre 2011

 

Torna alla Homepage »