Coming Soon
di
Sopon Sukdapisit con
Chantavit Dhanasevi,
Vorakan Rojchanawat, Punch-Vorakam- Rojjanavatchra. - Tailandia -
2008
– Durata
In origine c’era Buster Keaton con il
suo indimenticabile La palla n.13,
storia di un cameramen che s’addormenta durante la proiezione, finisce nel film
e si mescola ai personaggi. Poi fu la volta di Woody Allen e del suo
irresistibile La rosa purpurea del Cairo,
con un inimitabile Jeff Daniel nei panni di un soldato in abiti coloniali che
attraversa lo schermo colpito dalla presenza in sala della romantica Mia Farrow.
Tutt’altro clima si respira in questo horror thailandese, dove banditi sorrisi e
vis comica, ci si imbatte nei proiezionisti Yod e Shane (Chantavit
Dhanasevi) che decidono di doppiare clandestinamente, prima
dell’uscita nelle sale “Evil spirit”,
un film che narra di una vecchia che impazzisce, acceca gli occhi di tre bambine
e viene poi impiccata dagli abitanti del villaggio. Il fantasma della vecchia si
materializza, perseguita i due protagonisti che finiscono per diventare dei
personaggi del film. Sukdapisit da fondo a tutti gli stilemi del genere,
ripropone ossessivamente, la scena dell’impiccagione e gioca tutto sulla sottile
linea che separa realtà ed allucinazioni. Cinema nel cinema, una strizzatina
d’occhi agli snuff-movies e lo spunto per diverse riflessioni
meta-cinematografiche; l’uso della duplicazioni delle immagini, la differenza
tra copia ed originale e soprattutto un costante rimando al significato
simbolico di quelle immagini che, al cinema,
mostrano l’accecamento di un personaggio (Un
chien andalou di Luis Bunuel docet).. Pellicola che non scontenta gli amanti
del genere, con i primi dieci minuti da brivido che mozzano il fiato ed
incollano alla poltrona lo spettatore.
Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 171 Settembre - Ottobre 2011