I colori dell’anima- Modigliani” di Mick
Davis – USA 2005
“Il futuro della pittura è negli occhi
di una donna bella. Dimmi, Pablo, come fai a fare l’amore con un cubo?” Chi è
mai questo provocatore, che osa rivolgersi, in maniera così sfrontata ed
insolente, al grande Pablo Picasso? Chi, se non Amedeo Modigliani (Andy Garcia)
artista dannato ed impulsivo, sempre pin bolletta perché incapace di mercificare
la propria arte.
Il film narra delle peripezie amorose
del grande artista, della sua passione per Jeanne (Elsa Zybernsytein) una
ragazza della borghesia parigina che non sposerà (ma con cui avrà una bambina) e
dei pesanti disaccordi con il padre di lei, che farà di tutto per strappare la
piccola “bastarda” a sua madre. Ma più che sulla vita privata d Modì, il regista
narra (naturalmente) della sua vita dissipata tra i fumi dell’alcol e delle
droghe, dei suoi continui litigi con Picasso (Omid Djalili) e, soprattutto,
della sua esistenza spezzata dalla TBC che lo divorerà giovanissimo. Sullo
sfondo
Un consiglio ai fans del visionario
pittore livornese. Rivedetevi il film “Montparnasse”, in bianco e nero, diretto
nel 1958 da Jacques Becker, con Geràrd Philipe, nella parte di Modigliani. Anche
se un po’ingenuo, in quel film si respirava una straordinaria aria di libertà.
Recensione pubblicata su
L'Articolo- Redazione napoletana del
"L'Unità" - 25-05-2005