CinquePer due di Francois Ozon - 2004
“In una storia c’è sempre un inizio, un
centro e una fine ma non necessariamente in questo ordine” affermava anni fa
quel genio d Jean Luc Godard. Francois Ozon, “enfant-prodige” del cinema
francese lo ha preso in parola.
Il suo ultimo film “5 X
In “Gocce d’acqua su pietre roventi”
Ozon aveva già proclamato la sua disperata visione dei rapporti umani. In questa
società borghese, regolata dai rapporti di potere e di dominio (etero o
gay) non ci può essere felicità per nessuno. Nel film il regista dissemina qua e
là qualche scena di sesso frustato e privo di gioia e l’atmosfera che si respira
nel film è quella di una desolante sterilità d’affetti e di sentimenti. Per il
regista transalpino i rapporti matrimoniali sono basati soprattutto su vincoli
giuridici da rispettare e per questo motivo, con ossessiva puntualità, sia in
apertura che in chiusura del film, elenca gli infiniti articoli di legge che
regolano l’istituto del matrimonio e del divorzio. Film irrisolto che non
decolla mai e che si avvale di una colonna sonora tutta italiana (Fidenco,
Tenco, Paolo Conte). Valeria Bruni Tedeschi è come sempre incantevole nella sua
estrema fragilità. Una curiosità. Coerentemente al suo “rivoluzionario”
montaggio della storia, Ozon ha inserito i titoli di testa, in coda al film.
Recensione pubblicata su L'Articolo- Redazione napoletana del
"L'Unità" - 15-10-2004