Cinema Napoli un ciak per tre

 

All’ultimo Festival del Cinema di Venezia, Napoli aveva fatto la parte del leone presentando tre pellicole dirette da registi nati dalle viscere della sua terra; Antonio Capuano con il suo malsano e struggente “L’amore buio”, Mario Martone con l’affascinate affresco storico “Noi credevamo” e Stefano Incerti con il suo dolente e sospeso “Gorbaciov

Anche quest’anno, c’è da crederci, Napoli replicherà i fasti ed i successi dello scorso anno. Tre talentuosi artisti partenopei, Ivan Cotroneo, Pappi Corsicato e Nina Di Majo hanno, infatti, appena finito di dare gli ultimi ritocchi alle loro sceneggiature e sono in procinto di dare il via ai primi ciak. 

Ivan Cotroneo, sceneggiatore di Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, di Paz! e Prima linea di Renato De Maria e di Dillo con parole mie di Daniele Luchetti, all’esordio dietro la macchina da presa, sta trasponendo sul grande schermo “La kriptonite nella borsa”, tratto dal romanzo omonimo scritto da lui nel 2007 ed editato da Bompiani. Tra mille voci ed indiscrezioni che, come al solito, si rincorrono dietro ogni film, sembra ormai certa la scelta, nel ruolo di protagonista femminile, di Valeria Golino, attrice ormai sempre più sicura dei propri mezzi, reduce dallo straordinario successo di Giulia non esce la sera di Giuseppe Piccioni, La vicenda, ambientata a Napoli, negli Anni Settanta, narra le vicende di Peppino, un bambino di sette anni, che vive in una famiglia ormai allo sbando con una madre caduta in depressione dopo aver scoperto i tradimenti del marito. Peppino crescerà con gli zii, frequenterà nonna Carmela, che sbarca il lunario con dei piccoli lavoretti da sarta, nonno Pasquale, divorato dalla passione dei pulcini e Gennaro, ossessionato a tal punto dalla kriptonite da credere di essere Superman.

Se dal set di Cotroneo è trapelata qualche indiscrezione, ancora più blindati e misteriosi quelli che vedranno impegnati dietro la macchina da presa Pappi Corsicato e Nina Di Majo.

Corsicato, autore di Libera, fulminante film d’esordio nel 1993, regista de I buchi neri nel 1995, di Chimera nel 2001 e nello scorso anno del divertente e dissacrante “Il seme della discordia” non si sbottona ma i bene informati dicono che stupirà il proprio pubblico con una pellicola che lui stesso ha definito “più pazza delle altre” e che, come le precedenti sarà ricca di colori, di ironia e di colpi a sorpresa.

Grande attesa, infine, per la pellicola diretta da Nina Di Majo, regista che ha mosso i primi passi come aiuto –regista di Mario Martone e di Antonietta De Lillo, che esordì nel 1999 con Autunno a cui fece seguito L’inverno nel 2002. Dopo aver diretto lo scorso anno la divertentissima commedia Matrimoni ed altri disastri ci si interroga se ritornerà alla sua vocazione intimista ed autoriale o se costeggerà nuovamente i lidi cari alla “screwball comedy”. Agli appassionati di cinema più incalliti non resta che attendere un mese quando ogni segreto relativo ai tre film verrà svelato.

 

Stralcio dall’articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 6-04-2011

 

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