Il cigno nero
di
Darren Aronofski con Natalie Portman, Vincent
Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey,
Winona Ryder – USA – 2010
Ci sono delle leggi non
scritte che regolano l’universo cinematografico. Una di queste ha sancito che
delle discipline non possono essere degnamente rappresentate sullo schermo. Un
esempio? L’affascinate mondo della danza. E se, Dario Argento (Suspiria)
prima e Peter De Monte (Etoile) poi,
avevano fallito nel mostrare ballerine in tutù, identica sorte è toccata al
talentuoso Aronofski che, dopo il sincopato
Pi greco Il teorema del delirio,
l’adrenalinico Requiem for a dream ed
il nostalgico The Wrestler,
confeziona una pellicola che non saltella e piroetta sulle punte. Il regista
americano gioca tutto sul viso porcellanato della bella ed algida Nina
(Portman), scelta dal direttore
artistico Thomas (Cassel) per interpretare
l’etoile della versione moderna de Il
lago dei cigni di Piotr Ilich Chaikovskij e lascia che la vicenda
ruoti intorno alla contrapposizione tra la purezza, la grazia ed il candore (il
cigno bianco) e la seduzione, la tenebrosità e la trasgressione (il cigno nero).
Costretta ad oscillare tra queste due poli, la mente di Nina, creatura
fragile emotivamente, vessata da una
madre invasiva ed ipercontrollante, finirà, irrimediabilmente, per
scompaginarsi. Nell’affrontare il pur sempre inquietante ed ambiguo tema del
doppio, Aronofski mostra
dita che
sanguinano, graffi che lacerano la carne, frutto delle pratiche autodistruttive
della protagonista, e queste incursioni orrifiche regalano un po’ di fascino ed
appeal ad una pellicola fin troppo statica e levigata. Sospesa tra realtà e
fantasie allucinatorie della protagonista, il film mescola, dramma e
psicoanalisi a buon mercato, trasgressione e sensi di colpa, amore lesbo ed
autoerotismo. Le emozioni non mancano, qualche scena, in salsa thriller, regala
palpiti e sussulti ed Aronofski se la
cava con un po’ di mestiere. Nel cast Winona Ryder ed un’eccellente
Barbara Hershey.
Recensione pubblicata su Segno Cinema - N. 171 Settembre - Ottobre 2011