Ciao, Pussycat (What’s new Pussicat)

di Clive Donner con Peter Sellers, Peter O’Toole, Romy Schneider, Woody Allen- USA - 1965- Durata 106’

 

Michael James (Peter O’Toole) direttore di una rivista di moda, impenitente seduttore, ama Carol (Romy Schneider) una donna ardente e volitiva (che lui ha affettuosamente soprannominato “pussycat”) che freme per essere impalmata sull’altare. Michael è in crisi e si affida alle cure di Fritz Fassbaebìnder (Peter Sellers) un esuberante e bizzarro psicoanalista.  Una girandola di colpi di scena ed un carosello finale, con tutti i protagonisti che s’incontrano in un albergo, chiude la vicenda.

Donner filma una delle più irriverenti ed irresistibili caricature di psicoanalista sullo schermo e descrive Fritz come un uomo in crisi matrimoniale, vittima di una moglie giunonica che non esita a bastonarlo dopo aver scoperto il suo ennesimo tradimento, come un inguaribile voyeur ed un incallito alcolista. Il film è un susseguirsi di gag un po’ vuote e ripetitive ma il ritmo è incalzante e le sedute di terapia di gruppo, basate sul non-sense, sono assolutamente originali. Sfavillanti i titoli di testa e prima apparizione di rilievo sullo schermo dell’allora sconosciuto Woody Allen, nei panni dell’imbranato Victor Skakopopulis. Orecchiabile e leggendario il famosissimo tema musicale del film composto per l’occasione da Burt Bacharach e Hal David. Brevi apparizioni di Ursula Andress, Francoise Hardy e Richard Burton.

 

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